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Percorsi di guarigione dall’abuso

Mettersi nell’ottica del bambino ferito, che ha diritto di diventare adulto: la priorità è data ai più piccoli e indifesi. Analisi del problema, ma soprattutto vie di guarigione. Questi i temi dell’incontro promosso dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio dal titolo Percorsi di guarigione dall’abuso. Venerdì 28 aprile, alle ore 18.30, al centro convegni del Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa interverranno don Fortunato Di Noto e la dott.ssa Mariagrazia Figura dell’associazione Meter onlus.
L’incontro si inserisce nel programma annuale delle attività dell’Istituto San Metodio che ruotano intorno al tema della riforma. Quando si usa questo termine si pensa a mutamenti esteriori radicali, spesso auspicati per rinnovare una situazione sociale ritenuta ormai stantia. In questo caso, riforma è piuttosto sinonimo di guarigione personale interiore, di processi lunghi e complessi di elaborazione del dolore provocato da una ferita profonda e terribile come quella dell’abuso subito in tenera età.
Il prossimo 7 maggio sarà celebrata la settima Giornata dei Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza: quella di venerdì prossimo vuole essere un’occasione per riflettere sulle condizioni difficili in cui versano i più piccoli e per provare ad illustrare vie possibili, per quanto impervie, di guarigione.
Gli interventi di don Di Noto e della dott.ssa Figura, con l’aiuto di alcuni supporti audio e video, saranno mirati ad illustrare queste tematiche: non solo l’ampiezza e i contorni del fenomeno della pedofilia, ma anche le vie per offrire un aiuto concreto ai bambini che sono rimasti vittime della violenza perpretrata dagli adulti.
 

Parole d’organo con Olga Romanko in Cattedrale

Torna “Parole d’organo”, concerto d’organo nella Chiesa Cattedrale di Siracusa con inizio alle ore 20.30. 
L’appuntamento di sabato, 22 aprile, vedrà esibirsi due protagonisti del panorama musicale per la prima volta insieme: la soprano Olga Romanko e il maestro organista Diego Cannizzaro. 
Il programma prevede brani di Bach, Bossi, Stradella, Rota e Schubert. Olga Romanko, cantante lirica di fama internazionale, nata a Mosca e da anni residente a Lugano, torna a Siracusa. Protagonista di produzioni in tutto il mondo tra cui recentemente Aida alle Terme di Caracalla, in Belgio, Praga, nella sua Mosca, e con la Bavarian Radio Philarmonich orchestra con la direzione del maestro Frederich Haider.
Il maestro Diego Cannizzaro organista, pianista e clavicembalista, direttore del Dipartimento di Musica Liturgica presso l’Istituto Universitario Tisia di Cefalù, è frequentemente invitato da diverse Università europee a partecipare a progetti di ricerca sulla musica organistica e sull’arte organaria europea. È stato anche docente invitato di organo e clavicembalo presso il Conservatorio Rimski-Korsakov di San Pietroburgo ed ha tenuto delle master-class per le Accademia di Enghien ed Ath (Belgio).
L’iniziativa è promossa dall’Ufficio diocesano per la Pastorale del turismo in collaborazione con Kairos.

“Trasformare la sofferenza in vita nuova”

“La Pasqua è la festa della nostra speranza: Cristo immette nella storia di noi uomini la forza del suo amore, la fedeltà a ognuno di noi e ci fa dono di una vita nuova. Nonostante le difficoltà che segnano la nostra condizione umana, la speranza di Cristo che risorge e ci chiama ad alzare gli occhi e a guardare con fiducia il volto dei fratelli”. E’ uno dei passaggi della riflessione che mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa, ha voluto consegnare ai giornalisti per il tradizionale scambio di auguri. 

“La contraddizione esiste fino a quando non si capisce il mistero di Cristo: noi ci gloriamo della croce che per noi è motivo di speranza diceva l’apostolo San Paolo. Quella contraddizione che si chiarisce alla luce di questa sofferenza come segno supremo del suo amore per gli uomini. Lui ha dato la vita. Nella sofferenza, nella croce noi troviamo la ragione ultima della nostra fede” Ed ancora: “La Chiesa celebra a Pasqua la morte e la resurrezione: la Passione, la partecipazione di Cristo alla vicenda di noi uomini e l’inizio di una vita nuova fondata sull’atto di amore di Cristo. Per questo la Pasqua è ragione di speranza, che viene testimoniata ed è bello se noi cristiani riuscissimo a dare questa testimonianza di amore. Le opere della misericordia sono testimonianza di questa vittoria del bene su ogni forma di male. E tutte le volte che ci troviamo vicino alla sofferenza noi cristiani dobbiamo rendere partecipi tutti di questa vita nuova. Bimbi, donne, migranti, tutti quelli che portano nella propria carne la sofferenza sono partecipi del mistero della passione di Cristo o meglio è Cristo che si è fatto uomo e ha fatto sue tutte le sofferenze e ci ha aperto la via della vita”. Infine mons. Pappalardo ha concluso: “Dobbiamo trasformare, e ognuno di noi è impegnato a farlo, la sofferenza in quella vita nuova fatta di attenzione e solidarietà, di amore concreto, gesti di carità e perché così si migliora la condizione di vita per tutti. Cresciamo. Ognuno deve prender coscienza della propria responsabilità, perché quando attribuiamo ad altri responsabilità il rischio è che ci stiamo tirando fuori. Un egoismo che ci chiude nel nostro mondo. Essere corresponsabili ci aiuta a creare quella dimensione di umanità facendosi carico per la nostra parte ala soluzione dei problemi”.

Sono intervenuti il consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Santo Gallo; il neo segretario provinciale, Prospero Dente, che ha ringraziato per il “momento di condivisione che ci permette di riflettere sul nostro ruolo: noi ci troviamo a dover raccontare ogni giorno scene dolorose che difficilmente ci lasciano distaccati”; ed ancora il presidente provinciale dell’UCSI, Salvatore Di Salvo, che si è fatto portavoce di quella tradizione ormai consolidata che i giornalisti hanno nel periodo di Natale e Pasqua di donare un aiuto ai più bisognosi. In particolare allle famiglie  della casa della carità Vergine delle Lacrime della Basilica Santuario Madonna delle Lacrime e alla mensa della parrocchia San Corrado Confalonieri di Siracusa. Presente anche il consulente ecclesiastico dell’Ucsi di Siracusa don Giuseppe Lombardo.

 

 

 

 

La bella Passione

Un poema, scritto da un sacerdote cileno che prova a rendere attuale la Passione di Gesù. Sarà la Chiesa Cattedrale di Siracusa ad ospitare sabato 8 aprile alle ore 20.30 “La Bella Passione” monologo tratto da “Il libro della Passione” di José Miguel Ibanez Langlois. Protagonista sarà l’attore siracusano, Sebastiano Lo Monaco, accompagnato dalle musiche dell’orchestra di 25 elementi diretta dal maestro Antonio Granato. Un’iniziativa promossa dalla Cattedrale e dall’Ufficio diocesano per la pastorale del Turismo, in collaborazione con Kairos.
Un testo di grande suggestione che Lo Monaco presenterà come un percorso seguendo il cammino di Gesù verso il calvario incontrando le figure della passione da Erode a Giuda dalla Veronica ai discepoli. Una testimonianza di come la passione sia attuale in ogni tempo.
“Ho trovato teologia e preghiera in questo testo ed è quello che cercherò di trasmettere – ha detto Lo Monaco -. Sono onorato ed emozionato al tempo stesso, anche perchè ci troviamo nel tempio greco oggi Cattedrale di Siracusa. Il testo ha una grande forza ed una grande modernità: la Madonna è madre di tutti gli ultimi, dai drogati ai carcerati ai terroristi. Voce e musica si uniscono in questa preghiera di lode a Cristo e alla sua passione in croce”.
 

Dedicazione della Chiesa di San Giuseppe Innografo

Avrà luogo sabato 8 aprile la solenne dedicazione della Chiesa di San Giuseppe Innografo ad Augusta. Sono trascorsi quasi quattro anni dal giorno della posa della prima pietra, il 17 novembre 2013.
Il Popolo di Dio si radunerà alle ore 17.15 nel piazzale antistante la nuova parrocchia in via Barone Zuppello (Monte Tauro).  “Nei quattordici anni trascorsi qui al Monte nei containers – ha detto padre Giuseppe Mazzotta – la difficoltà oggettiva di dover ottimizzare gli spazi per il normale svolgimento delle molteplici attività parrocchiali è stata vissuta da tutti noi con infinita serenità, fiduciosi che un giorno avremmo potuto gioire di una nuova Chiesa e di nuovi locali idonei all’accoglienza della Comunità e di tutti coloro che potessero averne bisogno per lo svolgimento di iniziative di crescita personale e comunitaria”.
Al termine della cerimonia, presieduta dall’Arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo, è prevista la visita dei nuovi locali parrocchiali. La nuova Chiesa è stata realizzata su progetto degli architetti Domenico Garsia e Marco Niciforo e grazie ai fondi di Conferenza episcopale italiana, Arcidiocesi di Siracusa e comunità parrocchiale di San Giuseppe Innografo. “Sono veramente felice – conclude il parroco – perché finalmente i residenti del quartiere Monte, sempre più popoloso, potranno usufruire di un adeguato luogo di incontro, confronto e comunione, nell’amore di Dio”.

Via Crucis cittadina

Si terrà venerdì 7 aprile la Via Crucis cittadina al Parco archeologico della Neapolis. Promossa dal Vicariato di Siracusa e curata dalla Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime ed in collaborazione con il “Polo Regionale di Siracusa per i Siti e i Musei Archeologici – Museo Archeologico Regionale Paolo Orsi” e la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Siracusa e della Fondazione INDA.
La Rappresentazione Sacra inizierà alle ore 19.00, con inizio presso il piazzale adiacente la cavea del Teatro Greco e muoverà all’interno dello stesso Parco Archeologico per giungere fino all’Anfiteatro Romano. Sarà l’arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo a guidare le stazioni tradizionali del pio esercizio della Via Crucis, con la presenza dei sacerdoti e dei fedeli della Città.
La scelta di svolgere questo momento molto significativo della pietà cristiana all’interno del Parco Archeologico vuole sottolineare l’importanza della Passione e Morte di Gesù che dà senso e speranza a ogni tragedia umana.
Le meditazioni delle singole stazioni sono state composte da una testimone oculare della Lacrimazione della Madonna a Siracusa nel 1953.
 

“Chiediamo perdono a Dio e alla Terra per come ogni giorno la maltrattiamo”

 “Chiediamo perdono a Dio e alla Terra per come e quanto ogni giorno la maltrattiamo. Ai nostri politici amministratori chiediamo di perseguire sempre il bene autentico con leggi e scelte che rispettino tutti, l’ambiente e gli esseri umani che lo abitano”. Ed ancora “A ciascun cittadino chiediamo di abitare con responsabilità questa porzione di Terra che gli è stata consegnata come casa”.  
Sono alcuni dei passaggi del messaggio che i parroci delle comunità parrocchiali di Lentini, Carlentini e Francofonte stanno leggendo in queste ore durante le messe di domenica. Un invito chiaro a tutti, ognuno con il proprio ruolo, a perseguire il bene comune. Il messaggio è stato condiviso dall’arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo, che già nella sua Lettera pastorale aveva fornito delle indicazioni precise.
“Nessuno si sottragga al dovere di seguire attivamente la vita politica della propria città così come di informarsi sui fatti perché possa, secondo coscienza, prendere posizione ed essere voce profetica. Accogliendo l’invito di papa Francesco, ci impegniamo ad operare quella conversione ecologica necessaria se non vogliamo continuare a fare del male alla nostra Madre Terra”. Infine un riferimento chiaro alla realizzazione della nuova discarica: “Interpellati e preoccupati per la possibilità della presenza di una nuova discarica nel nostro territorio, mentre non cessiamo di elevare il nostro ringraziamento a Dio per il dono della nostra madre terra, noi parroci insieme alle nostre comunità parrocchiali di Lentini, Carlentini e Francofonte,  sentiamo il dovere di condividere alcuni principi che ci sono particolarmente cari. Innanzitutto chiediamo perdono a Dio e alla Terra per come e quanto ogni giorno la maltrattiamo. Così papa Francesco nella sua Enciclica Laudato sì: «La Terra protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi» (n. 2). Accogliendo l’invito di papa Francesco, ci impegniamo ad operare quella conversione ecologica necessaria se non vogliamo continuare a fare del male alla nostra Madre Terra: «Invito tutti i cristiani ad esplicitare questa dimensione della propria conversione, permettendo che la forza e la luce della grazia ricevuta si estendano anche alla relazione con le altre creature e con il mondo che li circonda, e susciti quella sublime fratellanza con tutto il creato che san Francesco d’Assisi visse in maniera così luminosa» (n. 221). Esprimiamo la nostra vicinanza a chi paga con la malattia i danni che abbiamo causato all’ambiente; assicuriamo ai nostri politici la nostra fattiva collaborazione nel comune intento di migliorare la società in cui viviamo; laudato sì, oltre che la nostra preghiera, esprima anche la speranza di una Terra più pulita e più bella”.

Giornata dei ministranti

Domenica 26 marzo, quarta domenica di Quaresima, nella Basilica Santuario della Madonna delle lacrime, si terrà la “Giornata dei ministranti” dal titolo “State buoni se potete”.
L’incontro sarà incentrato sulla figura di San Filippo Neri, che radunò attorno a sé un gruppo di ragazzi di strada avvicinandoli alle celebrazioni liturgiche, facendoli divertire, cantando e giocando. La giornata inizierà alle 8.30 e si concluderà intorno alle 15. L’incontro, promosso dal Seminario arcivescovile, è pensato per i ministranti dai sei ai quattordici anni.

Mons. Pappalardo festeggia l’anniversario dell’ordinazione episcopale

Doppi auguri per l’arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo. Domenica 5 si è celebrato il XIX anniversario di ordinazione episcopale del Pastore della Chiesa siracusana. “Negli anni del suo ministero episcopale – scrive il vicario generale, mons. Sebastiano Amenta – abbiamo conosciuto ed apprezzato la sua attenzione verso tutti, ma ancora più la paterna delicatezza con la quale è entrato in ogn comunità ecclesiale rispettando e custodendo il ricco patrimonio di fede, pietà e tradizioni che ognuna di queste porta con sè senza mai tralasciare di correggere e guidare laddove necessario”.
S. Agostino ha parlato del ministero sacerdotale come amoris officium come, cioè, compito e dovere di amore pascere il gregge del Signore. “Di questo amore l’arcivescovo ha fatto la cifra del suo ministero. Spetta a noi tradurre nell’ordinaria azione pastorale, ciascuno secondo le proprie competenze, le linee-guida da lui consegnateci all’inizio di quest’anno pastorale con la lettera Partecipi della grazia che mi è stata concessa facendo di ciò un segno di comunione e di partecipazione al suo amoris officium”.
Giorno 18 marzo, si celebra il 72° compleanno di Mons. Pappalardo, al quale sarà dedicato il concerto d’organo che si terrà in Cattedrale alle ore 20.30. 

Ridare dignità al malato

Ridare dignità al malato. E’ uno degli obiettivi del corso di formazione in etica e salute fisica e spirituale dal titolo “Il Malato al centro” promosso dall’Ufficio per la pastorale della salute dell’Arcidiocesi di Siracusa e dall’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa. Quattro appuntamenti, il primo giorno 2 marzo, dalle ore 18.30 al centro congressi del Santuario della Madonna delle Lacrime. Poi si continua il 29 marzo, il 26 aprile e il 24 maggio.
“Il rischio è quello di restare isolati – ha detto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo -. Il corso ci deve aiutare a evidenziare la dignità del malato che vive una condizione esistenziale di sofferenza. La nostra fede è questa: Gesù Cristo si fa uomo per noi uomini, per la dignità di ogni uomo.  L’attenzione all’uomo è doverosa. L’uomo, sano o malato, buono o peccatore, viene posto al centro da Gesù.  Penso alle parole della Gaudium et spes: le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce di ogni uomo sono dei discepoli di Cristo. Chi è discepolo di Cristo deve farsi come Gesù, che ci ha dato l’esempio, solidale con la condizione di ogni uomo e di quest’uomo che vive la sua vita così come è. Papa Francesco ci esorta a guardare l’uomo e a farci compagno di ogni uomo per aiutarlo a vivere in pienezza la sua dignità. L’uomo più sofferente ha bisogno di questa testimonianza”.
Il corso è destinato a medici, farmacisti, biologi, psicologi, infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali, ma anche rappresentanti di associazioni di volontariato, insegnanti e quanti sono nel campo e sensibili alla cura e alla qualità di vita degli ammalati.
“Sono particolarmente entusiasta per questa iniziativa pensata dall’Arcidiocesi di Siracusa e da me accolta immediatamente – sottolinea il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Brugaletta – che conferma l’importanza della qualità di vita dei pazienti durante la malattia, che sono al centro del sistema salute. La fragilità degli ammalati, che vivono un particolare momento della loro vita in cui hanno bisogno di cure e di attenzioni, impone ogni sforzo da parte degli operatori sanitari e di quanti sono a loro diretto contatto, affinché siano garantite non soltanto le più adeguate cure sanitarie ma anche e soprattutto il migliore benessere psicofisico nel rispetto del valore e dell’unicità della persona. Sono grato all’Arcivescovo di Siracusa e al rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime per avere coinvolto in questa iniziativa tutte le istituzioni e, considerata l’importanza e l’utilità di questo evento, esorto tutte le figure professionali che a vario titolo sono vicine agli ammalati, alle associazioni di volontariato, ai medici di famiglia, a frequentare il corso in tutte e quattro le sue edizioni, che porterà certamente un notevole arricchimento alle qualità già presenti di ognuno di loro sia in termini professionali che umane. Un particolare ringraziamento desidero esprimerlo anche nei confronti delle dottoresse Antonina Franco, Concita Catalano e Maria Rita Venusino che si sono occupate egregiamente della organizzazione di questo evento del quale auspico la migliore riuscita”.
Domani, nel primo incontro, il tema sarà “Curare l’Ammalato: una responsabilità di tutti!”. “Al centro dobbiamo mettere la persona. Il bene più prezioso del Creato, che è l’uomo, anche per chi non ha fede – ha detto don Aurelio Russo, rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime –. Il corso nasce dal voler dare attenzione alla persona umana che è unica e irripetibile. L’inviolabilità della natura umana è la ricchezza di ogni persona. Il Papa ha voluto mettere al centro il malato per il quale necessitano cure fisiche e spirituali. Il Papa si è accorto delle tante forze ed energie e dei tanti volontari che sono a servizio dell’ammalato. Ribadendo il concetto di Giovanni Paolo II che volle 25 anni fa la Giornata dell’Ammalato. Questo corso, in sinergia con l’Asp, ci deve aiutare a riflettere e a trovare soluzioni a cercare con la carità come poter essere accanto ad ogni ammalato. Non solo quelli in ospedale, ma anche quelli nelle case. Questo è un richiamo che il Papa fa a ciascuno di noi: perché nell’ammalato troviamo Cristo”.