Il cardinale Gualtiero Bassetti: “Santa Lucia parla a tutti noi”

“Santa Lucia è vissuta in questa città di Siracusa oltre 17 secoli fa, ma la sua storia umana e religiosa parla ancora a noi cristiani di oggi. Essa ci offre alcuni elementi di riflessione sul nostro modo di essere credenti nella società contemporanea”. Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, presiede il pontificale nella chiesa Cattedrale di Siracusa nel giorno della festa di Santa Lucia, martire siracusana. E’ presente l’ambasciatore di Svezia in Italia, Niklas Wiberg, che ha accompagnato la corale del liceo musicale “Nordiskt Musikgymnasium” di Stoccolma protagonista di un concerto con l’ensemble del liceo musicale “Tommaso Gargallo”.

Le avverse condizioni meteo hanno fatto anticipare l’uscita del simulacro e delle reliquie di Santa Lucia dalla Cattedrale in Ortigia ed anche la processione è arrivata nel Santuario di Santa Lucia, nel quartiere della Borgata, alcune ore prima del previsto.

“Il primo elemento che traggo dalla biografia di Lucia è proprio la sua giovane età. Dalla tradizione sappiamo che sin dall’adolescenza si era consacrata a Cristo: aveva cioè riconosciuto il primato di Gesù al di sopra di ogni altra realtà umana. Proprio questa fede giovanile, fresca e totale, le consentirà di non cambiare idea di fronte alle lusinghe e alle minacce di morte. Lucia, con il suo candore giovanile, diventa per noi modello, esempio, testimone. Penso a quanto hanno da insegnarci i bambini. Lo sappiamo: Gesù li ha presi persino a modello. Non bisogna mai deturpare l’innocenza dei bambini nessuno approfitti mai, in nessun senso, dei bambini”.

L’arcivescovo di Perugia Città delle Pieve ha evidenziato il legame di Lucia con la luce: “Fratelli, questa è per noi cristiani di oggi una grande sfida: sappiamo illuminare il mondo con questa luce calda, fatta di verità e di misericordia? Senza questo sguardo luminoso sugli altri e sul mondo si rischia di perdere la fiducia e anche la Chiesa diventa stanca e triste. La luce degli occhi di Lucia ispiri anche a noi uno sguardo profondo, che sappia riconoscere i segni che Dio dissemina ovunque, nella storia personale, ecclesiale e civile. Lucia ci invita a guardare in grande e a guardare lontano, al di là dei piccoli o gravi problemi della nostra vita quotidiana, e a fissare il vasto orizzonte del mare per immergerci nelle necessità dei fratelli che ci camminano accanto, e ci apre alle speranze di quelli che vengono da terre lontane”. Il presidente della Cei ha ricordato che in “Umbria dove c’è stato uno dei terremoti più devastanti ma tra le macerie di quel sisma sta crescendo il muschio. L’Italia è un territorio fragile e forse non si fa tutto quello che si dovrebbe per risolvere i problemi”. Infine il cardinale Bassetti ha citato il “sindaco santo” Giorgio La Pira, a proposito del “valore della città: “I santi ci aiutino a rileggere le nostre città non più come luoghi chiusi e destinati a morire, ma come luoghi con una vocazione grande. L’autorità, che sia religiosa o civile, non è un potere che ho sugli altri ma un’autorità che esercito nel nome di Dio o della Costituzione Italiana. E’ un compito che ho di servire e custodire il bene comune. La Pira diceva che se ci sono dei disoccupati, se ci sono famiglie che non hanno un tetto io non posso dormire tranquillamente la notte ma devo fare tutto quello che è possibile e che ho facoltà di fare, in una parola devo mettere in atto il bene comune. Siamo tutti a servizio del bene comune, dobbiamo avere il coraggio di costruire la città dell’amore”.