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“Per amore della nostra città … “

La conversione al primato del bene comune, contro tutte le spinte particolaristiche e l’individualismo. E’ questa la meta indicata dai parroci di Augusta per la Quaresima da vivere come tempo di conversione, di ritorno ai valori essenziali della vita.
Un messaggio-appello urgente anche alla luce della situazione e degli ultimi eventi riguardanti Augusta privata di essenziali pubbliche prestazioni, quali la chiusura dei servizi inerenti la stazione ferroviaria, la soppressione del tribunale e dell’ufficio del giudice di pace, lo scioglimento del consiglio comunale per sospette infiltrazioni mafiose, il rimaneggiamento dell’ospedale e il trasferimento del punto nascite, la chiusura dell’agenzia delle entrate, la paventata minaccia della chiusura degli uffici Inps.
“Sono tanti i problemi che angosciano il nostro cuore e che mortificano lo spirito degli uomini che vivono in questa nostra terra – la carenza di occupazione, che colpisce le famiglie ed i giovani in particolare, la diffusione della droga, l’estendersi quasi incontrastato della crimi­nalità comune e mafiosa, tutte quelle forme di attentato alla vita ed alla dignità della persona – e, soprattutto, il problema dell’inquinamento e delle sue conseguenze che affliggono la popolazione ed il territorio”.
I parroci ricordano che dopo la dichiarazione di area ad elevato rischi di crisi ambientale in sei comuni della diocesi (Augusta, Melilli, Priolo, Siracusa, Floridia, Solarino) “ci si aspettava l’avvio di progetti ed iniziative miranti alla salvaguardia del territorio, al disinquinamento ed al risanamento ambientale; iniziative che, fino ad ora, o non sono state effettuate o risultano solo parziali. Noi parroci di Augusta non possiamo restare inerti o indifferenti di fronte a così grave situazione, sulla quale ci sembra che spesso si stenda una preoccupante forma di silenzio. Riconosciamo che le scelte economico-politiche dei decenni scorsi, pur avendo portato un indubbio benessere alle popolazioni favorendo un generalizzato innalzamento del tenore di vita, hanno anche, purtroppo, creato scompensi gravissimi nel nostro territorio e nell’economia locale, stravolgendone anche la vocazione lavorativa propria, per il cui futuro non si intravedono più altre alternative.
Facendo eco agli insegnamenti della Chiesa ribadiamo che l’inquinamento indiscriminato e disordinato è da considerare come violazione della legge divina e, di conseguenza, come un attentato alla vita stessa dell’uomo e prendiamo atto che è un «diritto per l’uomo vivere in un ambiente sicuro». Nello stesso tempo riconosciamo il gravissimo problema della mancanza di lavoro che attanaglia tante famiglie ed i giovani soprattutto. Rigettiamo con forza l’alternativa capestro, data per ineluttabile, di scegliere tra salute e lavoro ed ulteriore disoccupazione e conseguente fuga dei nostri giovani. 
Noi crediamo che possano e debbano essere cercati ed avviati processi positivi sia per tutelare e bonificare il nostro territorio, sia per creare urgentemente nuove forme di sviluppo e di occupazione per dare serenità ai nostri giovani. Per questo riteniamo che tutte le forze sociali (politici, istituzioni, industrie, imprenditori, sindacati, associazioni, liberi cittadini), debbano attivarsi e cooperare, guardando esclusivamente al bene comune (che quando è veramente tale non risulta incompatibile con giuste aspettative di profitto), per trovare e prospettare quelle soluzioni che migliorino la qualità di vita nel nostro ambiente ed aprano nuove possibilità di sviluppo. Temiamo che logiche asservite ad interessi di parti o di gruppi, che non hanno di mira il bene comune, bensì il profitto particolare di alcuni, finiscano spesso per prevalere a tanti livelli, a volte anche a quelli deputati al controllo e alla promozione sociale, ed ipotechino in maniera assolutamente negativa la speranza di questa nostra terra. Siamo stanchi dell’individualismo e dell’apatia sociale che spesso ci contraddistinguono. Per questo a tutti rivolgiamo un appello a voler essere protagonisti del bene della nostra città, mettendo a disposizione interessi, competenze, tempo e cariche. Il primo passo che chiediamo a noi e alle nostre comunità è di uscire da una concezione individualistica della fede stessa, come riguardante esclusivamente “il mio rapporto con Dio” e “la salvezza della mia anima”, e da una concezione della fede come estranea alle problematiche di questo nostro mondo. La fede, invece, si pone al centro e tocca il cuore della nostra vita sia personale, sia comunitaria e ci fa stare nel mondo con le “modalità di Dio e del Vangelo”, che hanno a cuore la costruzione del Regno, cioè una salvezza che riguarda tutti gli uomini e tutto l’uomo, il presente ed il futuro. Questa fede non ci fa fuggire o rifuggire dalla storia concreta in cui siamo inseriti, bensì pone sulle spalle della nostra responsabilità tutte le problematiche riguardanti noi e gli uomini nostri fratelli”.

Visita pastorale a Sant’Angela Merici

Nell’ambito della Visita Pastorale alla parrocchia di Sant’Antonio di Padova, l’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo, accompagnato da mons. Ignazio Sbona, si è recato alla Fondazione Sant’Angela Merici.
Accolto dal presidente, mons. Giovanni Accolla, l’arcivescovo ha visitato i locali dell’Istituto psicopedagogico ed ha incontrato gli ospiti dell’Istituto e della casa di riposo “Mons. Salvatore Gozzo”. Nella cappella, mons. Accolla ha presentato i numeri della Fondazione:
l’Istituto psicopedagogico, accreditato per 60 prestazioni giornaliere in regime di residenzialità; la casa di riposo ospita 80 anziani; la casa alloggio “Madonna delle Lacrime” accreditata per dieci posti letto. Il personale della Fondazione è costituito da 182 operatori. “Da pochi mesi – ha detto mons. Accolla – hanno avuto inizio le attività sanitarie non convenzionate per allargare l’offerta nell’ambito della riabilitazione a quanti non trovano tempestive coperture nel servizio pubblico, soprattutto per le lunghe liste d’attesa”.

 

Settimana dell’Unità dei cristiani

La  Settimana  di  preghiera  per  l’unità  dei  cristiani si  svolge prevalentemente  nelle  parrocchie  della  diocesi.  L’Ufficio  diocesano  per  l’Ecumenismo  e  il  Dialogo  Interreligioso quest’anno  ha curato due  eventi.  Il  primo è  la  celebrazione ecumenica della Parola di Dio.  Quest’anno  si  svolgerà  presso la  parrocchia Cristo Re di Lentini. L’Ufficio ha supportato il parroco, don Alfio Scapellato, che ha coinvolto sin dall’inizio in questa iniziativa i responsabili delle chiese riformate di Lentini: è stato questo un modo non solo per invitare a pregare insieme, ma anche per preparare insieme la  preghiera  stessa.  Il  tema  sarà:  Dammi un po’ d’acqua da bere.  Il titolo  è  ripreso  dall’episodio  del  Vangelo  di  Giovanni  (cap.  4), in  cui si racconta dell’incontro tra Gesù e la Samaritana al pozzo. Il secondo evento,  ha  carattere  cittadino:  si  tratta  di  un  incontro  di  formazione, presso  la  Chiesa  Madre  di  Solarino. L’incontro guidato dall’équipe diocesana Nuovi Stili di Vita.
“L’ecumenismo  è  uno  stile  dettato  dal  Vangelo – ha spiegato don Nisi Candido, direttore dell’
Ufficio  diocesano  per  l’Ecumenismo  e  il  Dialogo  Interreligioso  :  costituisce  quindi un  dovere  ineludibile  di  ogni  cristiano.  Se  la  storia  ha  visto  sorgere e  definirsi  percorsi  diversi,  questo  non  vuol  dire  che  le  confessioni cristiane  non  possano  raggiungere  l’unità.  Ovviamente,  ci  sono  state epoche in cui il dialogo ecumenico è stato più difficile: molto dipende dalla capacità dei credenti in Cristo di relazionarsi tra loro, marcando di più le ragioni che portano verso una unità nella diversità”.

La Visita Pastorale dell’Arcivescovo

Si è conclusa la Visita Pastorale dell’Arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo, nella parrocchia Madre di Dio a Siracusa.
Momenti di festa, di gioia e di comunione per il pastore della Chiesa siracusana accolto dalla comunità parrocchiale guidata da don Santino Fortunato. Tanti gli incontri con le diverse realtà parrocchiali ed anche con i rappresentanti istituzionali del territorio.
Il vescovo adesso ha già programmato la visita nelle parrocchie di San Salvatore e di Sant’Antonio di Padova.

 

Iniziati i festeggiamenti per San Sebastiano

Festa del copatrono di Siracusa san Sebastiano. Ieri mattina, festa del corpo di polizia municipale, schieramento in piazza dei reparti, che sono stati passati in rassegna dal sindaco Giancarlo Garozzo e dal comandante Salvatore Correnti. Poi, nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo. Al termine della messa, come tradizione, sono state consegnate le benemerenze.
Domenica 25, giornata dell’ottava, sono stati invitati molti Comuni della provincia con il loro gonfalone per partecipare alla processione, dove nell’ultimo tratto, il simulacro di san Sebastiano sarà portato a spalla dagli agenti di polizia municipale.

Un grande momento di fede

La consegna dei pass a tutti i volontari per ringraziare tutti coloro i quali si sono spesi gratuitamente in occasione dell’arrivo delle sacre spoglie di Santa Lucia a Siracusa. E’ stato questo l’ultimo momento di una giornata delle reliquie iniziata con la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo in Cattedrale. Una messa di ringraziamento dopo l’esperienza di fede legata alla presenza del corpo di Santa Lucia a Siracusa lo scorso mese di dicembre. Mons. Pappalardo ha ringraziato tutti coloro i quali hanno reso il loro servizio per la santa patrona, esempio della vera testimonianza di fede e l’avv. Giuseppe Piccione, presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha chiamato all’altare tutti i volontari per la consegna del pass ricordo. In questa particolare occasione sono state esposte anche le reliquie di Santa Lucia.
 

Giornata delle reliquie

Si conclude martedì 13 la solenne esposizione del simulacro di Santa Lucia in Cattedrale. Un’esposizione straordinaria iniziata venerdì scorso, giornata dell’anniversario della Dedicazione della Cattedrale (9 gennaio 1927).
Martedì 13, alle ore 18.00, l’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo presiederà la celebrazione in Cattedrale per una messa di ringraziamento dopo l’esperienza di fede legata alla presenza del corpo di Santa Lucia a Siracusa lo scorso mese di dicembre. Mons. Pappalardo vuole ringraziare tutti coloro i quali hanno reso il loro servizio per la santa patrona, esempio della vera testimonianza di fede. In questa particolare occasione saranno esposte anche le reliquie di Santa Lucia.

E’ scomparso mons. Vincenzo Calvo

E’ scomparso mons. Vincenzo Calvo, 78 anni.
I funerali avranno luogo mercoledì 7, alle ore 15.30, nella cripta del Santuario della Madonna delle Lacrime. E’ stata allestita una camera ardente nei saloni delle Opere Pastorali del Santuario.
Mons. Calvo attualmente svolgeva il suo ministero sacerdotale al Santuario della Madonna delle Lacrime. Ha dedicato buona parte della sua vita alla formazione dei sacerdoti: prima nominato vice rettore, e poi rettore del Seminario Arcivescovile di Siracusa. E’ stato poi chiamato a svolgere il compito di tesoriere della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, e nonostante non ricoprisse più tale incarico, fino a poche settimane fa ha partecipato come sempre alla processione in occasione della festa della patrona. 

 

Mons. Montenegro nominato cardinale

L’arcivescovo di Agrigento, mons. Francesco Montenegro, è stato nominato cardinale da Papa Francesco.
Un riconoscimento a sorpresa per Montenegro, che ha ricevuto la notizia mentre presiedeva la celebrazione eucaristica a Ribera e si è detto sorpreso. Don Franco ha detto che adesso dovrà impegnarsi ancora di più nel suo servizio.
L’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo. ha telefonato a mons. Montenegro per esprimergli le più cordiali felicitazioni. L’arcivescovo di Agrigento è stato due settimane fa a Siracusa per presiedere una celebrazione eucaristica a Siracusa, nella Basilica di Santa Lucia al sepolcro, in occasione della festa della patrona siracusana.

Abbraccio dei siracusani per l’Ottava

 Migliaia di fedeli in piazza stanno partecipando oggi all'Ottava di Santa Lucia. Per la prima volta in processione il simulacro argenteo della patrona di Siracusa e le sacre spoglie della martire siracusana arrivate da Venezia sei giorni fa.Nei giorni del'Ottavario sono state calcolate circa 100 mila presenze di fedeli accorsi alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro. Pellegrini provenientisoprattutto dalla Sicilia, ma anche dalla Calabria, Lazio, anche Reggio Emilia, da Malta e dalla Francia. Circa 600 i volontari addetti all'accoglienza.Oggi la processione riporta il simulacro in Cattedrale. Il corpo della vergine siracusana resterà in Cattedrale per tutta la giornata di domani, domenica 21: alle ore 9,l'arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, presiederà la celebrazione eucaristica; alle ore 11, sarà l'arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Gristinaa presiedere la celebrazione; infine alle ore 19.00, il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, presiederà la solenne celebrazione con il saluto dellacittà alla Reliquia del Corpo di Santa Lucia. Lunedì la partenza con un volo della polizia di Stato dall'aeroporto Fontanarossa di Catania."Le dimensioni reali dell'evento non possono essere verificate perché si tratta di un evento il cui spessore spirituale è primario su tutti gli altri ed è imponderabile - ha affermatoil vicario generale dell'Arcidiocesi, mons. Sebastiano Amenta -. Certamente il Signore ha voluto attraverso Santa Lucia una carezza a tutti, in particolare a quanti specie in questi tempi sono nella sofferenza. Grazie a tutte le meravigliose persone del volontariato che sono la vera ricchezza di questa città. Grazie a tutti volontari singoli che da mesi si sono preparati anche spiritualmente per prestare anche solo alcune ore di servizio. Sono loro il volto della Chiesa siracusana che con le quanti si recano in pellegrinaggio nomi volti che non cercano visibilità ma solo la gioia di poter accogliere con un sorriso".