I vescovi della Conferenza episcopale statunitense esprimono profonda preoccupazione per il dilagare di sentimenti di razzismo e xenofobia, alimentati da linguaggi di odio, che sembrano aver motivato le recenti stragi avvenute in Texas e a in Ohio.
La tragica morte di 22 persone in un centro commerciale nella città di El Paso, uccise lo scorso 3 agosto durante una sparatoria compiuta da un giovane di 21 anni, dimostra che “la retorica e le idee piene di odio possono diventare per alcuni la motivazione di atti di violenza”. È quanto sottolineano, in un comunicato, i presidenti di 3 Commissioni della Conferenza episcopale degli Stati Uniti.
Gli effetti della retorica dell’odio
I vescovi ricordano, inoltre, che i sentimenti di rancore contro gli immigrati, i rifugiati, i musulmani e gli ebrei, “manifestati pubblicamente negli ultimi anni, hanno alimentato l’odio” nella società americana. La stessa retorica di odio, osservano i presuli, è stata usata dagli autori della strage di El Paso e del massacro del 2015 in una sinagoga a Pittsburgh.
La retorica divisiva disumanizza
Alle autorità e a quanti hanno responsabilità politiche, i vescovi chiedono di “impegnarsi nel cercare di guarire le ferite causate dalle violenze e di affrontare i flagelli del razzismo, della xenofobia e del bigottismo religioso”, astenendosi dall’esprimere una retorica dolorosa e divisiva “che disumanizza e polarizza le persone in base alla razza, alla religione, all’etnia o alla provenienza”.
Un popolo unito e accogliente
I vescovi esortano, infine, ad agire rapidamente per smettere di usare un linguaggio pieno di odio perchè “svilisce, divide e spinge alcuni verso una violenza così orribile”.
L’appello dei vescovi del Messico
Anche i vescovi messicani, in un comunicato, hanno ricordato i drammatici episodi di violenza avvenuti negli Stati Uniti. Come i presuli statunitensi, hanno sottolineato le gravi conseguenze legate a linguaggi violenti. “I discorsi di odio – si legge nel documento – generano solamente aggressione e morte. È giunto il tempo di fermare questi atti e per questo rivolgiamo un appello ai cittadini e alle autorità di Stati Uniti e Messico per promuovere un coerente messaggio di pace”.
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano (da VaticanNews)