Una veglia di preghiera ed una riflessione contro la tratta di persone. Sono le iniziative organizzate in occasione della Giornata mondiale contro la tratta e della Giornata Mondiale del Migrantes e del Rifugiato.
A Siracusa, domenica 5 febbraio, l’Ufficio per la pastorale delle migrazioni, l’USMI (Unione Superiore Maggiori d’Italia diocesi di Siracusa) e il CISM (Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori diocesi di Siracusa) promuovono l’incontro da titolo “Sono bambini! Non schiavi” (Papa Francesco) a partire dalle ore 16.30 nella parrocchia SS.mo Salvatore in via Necropoli Grotticelle, 60.
Nel corso dell’incontro ci saranno le testimonianze di alcuni migranti minori ospiti delle comunità a Carlentini, e alcune ragazze ospiti delle suore del Cenacolo. Guiderà la preghiera padre Gaetano La Speme, presidente provinciale dei frati cappuccini. Si alterneranno nei canti diverse comunità e associazioni diocesane. Interverrà anche l’arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo.
Don Luigi Corciulo, direttore Ufficio Pastorale Migrantes della Diocesi di Siracusa, suor Mary Anne Nwiboko, delegata USMI e padre Angelo Lipari, delegato CISM, hanno ricordato i numeri spaventosi: ogni due minuti, una bambina o bambino è vittima dello sfruttamento sessuale. Nel mondo, più di 200 milioni di minori lavorano, di cui 73 milioni hanno meno di 10 anni. Di questi piccoli, ogni anno ne muoiono 22 mila a causa di incidenti di lavoro. Negli ultimi trent’anni, si calcola che sono stati circa 30 milioni i bambini coinvolti nella tratta. Parte da questi drammatici dati, la terza giornata Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone che sarà celebrata giorno 8 febbraio. L’evento, che viene celebrato nel giorno in cui si ricorda la memoria Liturgica di Santa Bakhita, che conobbe nella sua vita le sofferenze della schiavitù, è promosso da Talitha Kum, la Rete Internazionale della Vita Consacrata contro la tratta di persone, in coordinamento con il Dicastero per la Vita Consacrata, il Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace, il Pontificio Consiglio dei Migranti e Popoli Itineranti, l’Accademia delle Scienze Vaticane, Caritas Internationalis, l’Unione Internazionale delle Associazioni Femminili Cattoliche e il gruppo di lavoro contro la tratta della Commissione giustizia e pace delle Unione Internazionali delle Superiore e dei Superiori Generali (UISG/USG).
Papa Francesco ha ricordato: “Incoraggio quanti sono impegnati ad aiutare uomini, donne e bambini schiavizzati, sfruttati, abusati come strumenti di lavoro o di piacere e spesso torturati e mutilati. Auspico che quanti hanno responsabilità di governo si adoperino con decisione a rimuovere le cause di questa vergognosa piaga, una piaga indegna di una società civile. Ognuno di noi si senta impegnato ad essere voce di questi nostri fratelli e sorelle, umiliati nella loro dignità. Preghiamo tutti insieme”. Nel mondo la percentuale di bambini tra le vittime della tratta è in crescita. Secondo gli ultimi dati ufficiali delle Nazioni Unite, una vittima su tre è un minore. L’Africa con il 68 per cento di vittime, è purtroppo il continente con le percentuali più alte. Nel mondo i piccoli sono trafficati per sfruttamento sessuale, servitù domestica, matrimoni forzati, adozioni illegali, lavori forzati, traffico di organi, accattonaggio, pratiche criminali, stregoneria, pratiche criminali (bambini soldato, traffico di droga).