La marcia della pace a Cagliari

In occasione della 53ª Giornata Mondiale della Pace, come di consuetudine, la Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, l’Azione Cattolica Italiana, la Caritas Italiana e Pax Christi Italia, promuovono la Marcia per la pace che avrà luogo il 31 dicembre nella diocesi di Cagliari.
Si uniscono nell’organizzazione il Comitato promotore della Marcia della Pace in Sardegna e il Centro di Servizio per il volontariato «Sardegna Solidale», che per oltre un trentennio hanno proposto tale iniziativa in Sardegna.

Ogni guerra, in realtà, si rivela un fratricidio che distrugge lo stesso progetto di fratellanza, inscritto nella vocazione della famiglia umana” ricorda papa Francesco nel Messaggio per la 53° Giornata Mondiale della Pace, che si celebrerà il prossimo primo gennaio, e che quest’anno ha per tema “La Pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”. “La guerra – spiega il papa – comincia spesso con l’insofferenza per la diversità dell’altro, che fomenta il desiderio di possesso e la volontà di dominio. Nasce nel cuore dell’uomo dall’egoismo e dalla superbia, dall’odio che induce a distruggere, a rinchiudere l’altro in un’immagine negativa, ad escluderlo e cancellarlo”. La guerra, aggiunge Bergoglio, “si nutre di perversione delle relazioni, di ambizioni egemoniche, di abusi di potere, di paura dell’altro e della differenza vista come ostacolo; e nello stesso tempo alimenta tutto questo”. Eppure, sottolinea il Messaggio, “il desiderio di pace è profondamente inscritto nel cuore dell’uomo e non dobbiamo rassegnarci a nulla che sia meno di questo. Come, allora, costruire un cammino di pace e di riconoscimento reciproco? Come rompere la logica morbosa della minaccia e della paura? Come spezzare la dinamica di diffidenza attualmente prevalente?”, domanda il pontefice evidenziando che “la cultura dell’incontro tra fratelli e sorelle rompe con la cultura della minaccia”. Occorre “abbandonare il desiderio di dominare gli altri e imparare a guardarci a vicenda come persone, come figli di Dio, come fratelli. L’altro non va mai rinchiuso in ciò che ha potuto dire o fare, ma va considerato per la promessa che porta in sé”, è il monito di Francesco per il quale “solo scegliendo la via del rispetto si potrà rompere la spirale della vendetta e intraprendere il cammino della speranza”.

La Marcia prenderà il via alle ore 17.00 da piazza San Michele, sul cammino ci saranno interventi e testimonianze per giungere presso la Basilica di Nostra Signora di Bonaria dove alle ore 22.00 si terminerà con la Santa Messa trasmessa su TV2000.

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