Al via la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Al via la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18 al 25 gennaio). 
Verrà celebrata in tutte le parrocchie e comunità ecclesiali e avrà per tema l’espressione tratta dalla Prima Lettera di Pietro (cap. 2, versetto 9): «Chiamati ad annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio». 
Due gli appuntamenti diocesani promossi dall’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso: martedì 19 gennaio, alle ore 19.00, nella chiesa Madre di Floridia, su invito dell’Azione Cattolica, don Nisi Candido, direttore dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Religioso, terrà un incontro proprio 
sulla Prima Lettera di Pietro. “Nonostante le fatiche tuttora presenti tra confessioni cristiane, uno sguardo ecumenico aiuta tutti a respirare un sentire universale – ha detto don Nisi Candido -. Il tema di quest’anno consente di riprendere alcuni capisaldi della fede in Cristo, che accomuna tutte le confessioni cristiane: la chiamata alla santità, il dono del battesimo in cui si manifesta la volontà del Padre di riconoscerci tutti
come figli, e la testimonianza delle meraviglie che il Signore ancora oggi
non smette di compiere”. 
Il secondo appuntamento, organizzato in collaborazione con il Movimento dei 
Focolari, avrà luogo sabato 23 gennaio alle ore 19.30 quando si celebrerà una 
veglia di preghiera per la pace nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime 
a Siracusa. Il tema della veglia ricalca quello del messaggio di Papa Francesco per 
la giornata mondiale della pace del 1 gennaio 2016: Vinci l’indifferenza e conquista
la pace. La veglia vedrà tra l’altro la partecipazione e la testimonianza di un imam, 
a testimonianza della volontà di tutti gli uomini di buona volontà e di ogni credo,
di impegnarsi per un mondo più giusto in cui regni la pace.

Intanto domenica 17 ha avuto luogo la Giornata del dialogo tra Cattolici ed Ebrei. Un momento
significativo sul piano dei rapporti con l’Ebraismo giunto ormai alla sua ventesima edizione. 
Quest’anno si è chiuso un cammino durato dieci anni, durante i quali si è messo a 
tema di volta in volta un comandamento del Decalogo. Il decimo comandamento, 
tratto dal versetto 17 del capitolo 20 del libro dell’Esodo recita: «Non desidererai 
la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo
né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al 
tuo prossimo». È un invito rivolto a tutti per la purificazione del cuore, al fine di 
apprendere l’arte di una relazionalità fraterna e scevra da egoismi, invidie e soprusi. 
È quindi anche un messaggio di fiducia nella capacità dell’uomo di orientare la propria
vita verso il bene per sé e per gli altri. Un aspetto particolare della giornata del 2016
è la prossimità con il 50° anniversario della promulgazione della dichiarazione 
Nostra Aetate (28 ottobre 1965) del Concilio Vaticano II. 
In serata l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio ha organizzato un  
cineforum sul film “Train de vie”, del regista franco-rumeno Radu Mihaileanu, e il contributo 
di Moni Ovadia alla sceneggiatura, introdotto dalla professoressa Mariangela Maresca, 
docente di Metodologia presso il San Metodio. 
La giornata è stata preceduta sabato 16 dalla conferenza di don Carmelo Raspa, 
docente di Ebraico ed Esegesi dell’Antico Testamento presso lo Studio Teologico San
Paolo di Catania, su Ebrei e cristiani a 50 anni dalla Nostra Aetate.