Dal Messico otto suore del Terz’ordine Francescano in Diocesi

Otto monache provenienti dal Messico. Estato inaugurato a Ferla il Monastero delle Suore francescane del TerzOrdine regolare di San Francesco dedicato alla “Madonna delle Lacrime. Dopo 145 anni di assenza a Ferla, piccolo paesino del siracusano, sono tornate le suore claustrali.

“Queste sorelle – ha detto l’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo – che costituiranno la comunità monastica sono già in possesso del Rescritto della Santa Sede che autorizza l’apertura: siamo veramente felici di accompagnare questo pellegrinaggio verso la Porta Santa del monastero”.

Una solenne celebrazione eucaristica e il rito di insediamento, presieduto dall’arcivescovo Metropolita di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo. Hanno concelebrato il ministro provinciale dei Cappuccini fra Gaetano La Speme, il ministro provinciale del Tor fra Filippo Todaro, il vicario generale mons. Sebastiano Amenta, il parroco don Roberto Garro, diversi sacerdoti religiosi cappuccini e del Tor. Presente il sindaco Michelangelo Giansiracusa, e l’Ordine Francescano secolare. Il monastero è costituito nel convento cappuccino di Ferla. 

“Un nuovo monastero, nell’anno giubilare della misericordia – ha detto mons. Pappalardo – si deve intendere uno speciale dono della divina provvidenza per tutta la Chiesa, ma in modo particolare per il Popolo santo di Dio che vive nella Diocesi di Siracusa. Tutti beneficeremo di questa incessante presenza orante di lode, di intercessione e di supplica. È un luogo di intensa spiritualità, dove si incarnerà l’amore per Dio nella ferialità del quotidiano, nel silenzio e nel nascondimento, come fu per il Signore Gesù, in seno alla Santa Famiglia di Nazareth, nei trent’anni prima del suo ministero pubblico. Una testimonianza per tutti i fedeli, che vogliono vivere una spiritualità dell’ordinario nell’umiltà”.

Questa presenza di grazia, a vantaggio di tutta la comunità diocesana e che si caratterizzerà per l’adorazione eucaristica giornaliera, è stata affidata dall’arcivescovo di Siracusa all’attenzione e alle cure di tutti i fedeli che potranno unirsi alla preghiera pubblica delle monache e farsi per loro strumento della carità di Dio.