Nasce lo “Sportello lavoro” per il contrasto al fenomeno della disoccupazione nella provincia di Siracusa. Martedì 19, alle ore 10.00, nella sala conferenze della parrocchia San Metodio di Siracusa, la Caritas Diocesana di Siracusa e l’Ordine Provinciale dei Consulenti del lavoro formalizzeranno un accordo di collaborazione per attivare processi strutturali di accompagnamento al mondo del lavoro, nei confronti di soggetti che vivono in condizioni di disoccupazione, inoccupazione o NEET.
Verrà presentato il Progetto “Labor Ergo Sum”, gestito dalla Caritas Diocesana di Siracusa e dall’Associazione Padre Massimiliano Maria Kolbe Onlus, finanziato attraverso il Fondo CEI 8xmille Italia 2017, che prevede la creazione di un Ufficio, denominato “Sportello Lavoro”, che si occuperà di erogare servizi di orientamento e consulenza professionale nell’ambito della ricerca attiva del lavoro e del potenziamento delle competenze delle risorse umane. Verranno inoltre presentate le attività istituzionali svolte dall’Ordine Provinciale dei Consulenti del lavoro nell’ambito dell’assistenza e della consulenza a sostegno dei cittadini.
Interverranno Don Marco Tarascio, Direttore della Caritas Diocesana di Siracusa; Antonino Butera, Presidente dell’Ordine Provinciale dei Consulenti del lavoro di Siracusa; Antonino Mudanò, Tutor e Coordinatore del Progetto “Labor Ergo Sum”.
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Promossa dall'arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo
Veglia in Cattedrale per i 47 migranti sulla Sea Watch
«Per i discepoli di Emmaus lo spezzare il pane con quel misterioso “forestiero” trasformò un tramonto pieno di nostalgia e di amarezza in una nuova alba radiosa. Se anche noi sapremo spezzare il pane dell’accoglienza e della solidarietà con i fratelli immigrati, potremo aprirci con fiducia e speranza al nuovo che ci viene incontro e percorrere così la strada di una nuova umanità. È questa, per i credenti in Cristo, la parola più illuminante e impegnativa sulle migrazioni: “Ero forestiero e mi avete ospitato“».
C.E.I., Orientamenti pastorali per le migrazioni
L’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo invita tutti ad una veglia in Cattedrale giorno 30 gennaio alle ore 20,00 sul tema “Ero forestiero e mi avete ospitato” tratto dal Vangelo secondo Matteo 25,43.
La Sea Watch è ferma ad un miglio dalle coste siracusane
La Diocesi pronta ad accogliere i 47 migranti
La Diocesi di Siracusa disponibile ad accogliere i migranti della Sea Watch. “Ho appreso la notizia che il sindaco ha dato la propria disponibilità per accogliere i migranti e questo fa onore alla città di Siracusa. So che si stanno interessando altre associazioni. Speriamo che la vicenda si risolva al meglio, non possiamo pensare che queste persone non abbiano alcun diritto, tra cui il diritto alla vita, all’accoglienza. Per cui quello che é nelle nostre possibilità va fatto. Mi auguro che in alto loco si pensi in maniera corretta. Di fronte a persone che rischiano la vita, ognuno di noi, per la propria parte, si deve attivare per assicurare la migliore accoglienza e la salvaguardia della vita.
La Chiesa ha un compito come del resto ci indica il Vangelo. Non dimentichiamo le parole di Gesù: ero forestiero e mi avete accolto. Per noi cristiani, all’accoglienza é un dovere, nel forestiero c’è il volto di Cristo, quindi come Chiesa non possiamo sottrarci a questo comando. La nostra diocesi é impegnata in attività di accoglienza. Il mio augurio è che si possa risolvere in maniera positiva questa vicenda non possiamo permettere che delle persone soffrano e non sia data loro la possibilità di approvare nella nostra terra. Sono persone che hanno diritto a vivere e a pensare al loro futuro in termini migliori. L’accoglienza denota anche un livello di civiltà. Per noi cristiani è significativo: Gesù dice “Io ero forestiero e mi avete accolto”. Per noi cristiani è un dovere assicurare a queste persone l’accoglienza e non possiamo chiuderci nel nostro egoismo. Accogliere il Signore Gesù oggi significa accogliere questi migranti. E’ diverso da parte nostra offrire quanto di nostra disponibilità: ci sono sul territorio sacerdoti e religiosi impegnati nell’accoglienza ai migranti e li incoraggio nel servizio che stanno rendendo.
Internet è una possibilità di accesso al sapere ma anche luogo esposto alla disinformazione
“La rete è una risorsa del nostro tempo”, “fonte di conoscenze e di relazioni un tempo impensabili” ma anche portatrice di “rischi che minacciano la ricerca e la condivisione di una informazione autentica su scala globale”. Così il Papa nel Messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2019. “Se internet rappresenta una possibilità straordinaria di accesso al sapere, è vero anche che si è rivelato come uno dei luoghi più esposti alla disinformazione e alla distorsione consapevole e mirata dei fatti e delle relazioni interpersonali, che spesso assumono la forma del discredito”, prosegue Francesco: “Occorre riconoscere che le reti sociali, se per un verso servono a collegarci di più, a farci ritrovare e aiutare gli uni gli altri, per l’altro si prestano anche ad un uso manipolatorio dei dati personali, finalizzato a ottenere vantaggi sul piano politico o economico, senza il dovuto rispetto della persona e dei suoi diritti”. Per il Pontefice, “la metafora della rete richiama un’altra figura densa di significati: quella della comunità. Una comunità è tanto più forte quanto più è coesa e solidale, animata da sentimenti di fiducia e persegue obiettivi condivisi. La comunità come rete solidale richiede l’ascolto reciproco e il dialogo, basato sull’uso responsabile del linguaggio”
Si celebra la giornata mondiale di preghiera contro la tratta
Un momento pubblico di preghiera per riflettere insieme ad organismi, associazioni, volontari che operano nell’ambito della migrazione. Si celebra giorno 10 febbraio, nella cripta del Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa, la giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta.
L’iniziativa è organizzata dall’Ufficio migrante in collaborazione con l’Ufficio missionario e il Santuario della Madonna delle Lacrime. “Questo momento può favorire il rafforzamento della rete di chi opera contro la tratta e si impegna nell’accoglienza dei migranti e in diversa azione di prossimità e di accompagnamento per favorire inclusione e integrazione. Come prega il Papa: “Non cadiamo nell’indifferenza, apriamo gli occhi per guardare le ferite e le miserie di tanti fratelli e sorelle privati della loro dignità e della loro libertà e ascoltare il loro grido di aiuto”.
Papa Francesco presenta “Click To Pray”
Papa Francesco, durante la preghiera domenicale dell’Angelus in Piazza San Pietro, ha presentato il Suo profilo in Click To Pray, l’applicazione ufficiale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, che include la sezione giovanile, il Movimento Eucaristico Giovanile – GMG. Click To Pray (www.clicktopray.org) invita uomini e donne di tutto il mondo ad accompagnare il Papa in una missione di compassione per il mondo. Ha un sito web e applicazioni mobili, sia in Android e iOS che social network. È presentato in sei lingue (spagnolo, inglese, italiano, francese, portoghese e tedesco).
La piattaforma ha tre sezioni principali: “Prega con il Papa” con le intenzioni mensili del Santo Padre per le sfide dell’umanità e della missione della Chiesa; “Prega ogni giorno” per facilitare una routine di preghiera di tre volte al giorno; “Prega in rete” che è uno spazio dove gli utenti (incluso Papa Francesco) possono condividere le loro preghiere e pregare gli uni per gli altri. Il profilo personale del Papa (https://www.clicktopray.org/it/user/papafrancesco) si trova facilmente cliccando sul pulsante “Papa Francesco” nella sezione “Prega in rete”.
Click To Pray è la piattaforma ufficiale di preghiera della Giornata Mondiale della Gioventù 2019, che si svolgerà a Panama dal 22 al 27 gennaio 2019. Questa piattaforma include, specialmente per questo evento, una specifica sezione multimediale per la preghiera e la meditazione del Rosario per la Pace. Papa Francesco invita tutti, specialmente i giovani, a scaricare l’applicazione Click To Pray (da www.ceinews.it).
Festa di San Sebastiano, apertura della nicchia
Con l’apertura della nicchia nella chiesa di Santa Lucia alla Badia hanno preso ufficialmente il via i festeggiamenti in onore di San Sebastiano , compatrono di Siracusa. A sottolineare l’importanza del momento, l’orchestra e il coro del liceo musicale “Tommaso Gargallo” di Siracusa che ha suonato l’inno del Santo, scritto da mons. Salvatore Marino con le musiche del maestro Diego Cannizzaro. L’arcivescovo ha regalato una sorpresa a tutti devoti: è stata rifatta la colonna rivestita con una lastra d’argento cesellata. L’originale era stata trafugata nel 1986.
Ecco il video dell'apertura della cappella di San Sebastiano, a testimonianza di quanto sia stato emozionante questo momento lo condividiamo qui perché in tanti possano guardarlo. Condividete perché le cose belle vanno condivise. Viva San Sebastiano
Pubblicato da Comitato San Sebastiano Siracusa su Giovedì 17 gennaio 2019
Dedicazione della Chiesa Cattedrale
Solenne esposizione del simulacro di Santa Lucia. Domani, mercoledì 9 gennaio, nell’anniversario della Dedicazione della Chiesa Cattedrale, alle ore 7.30 sarà aperta la nicchia che custodisce il simulacro di Santa Lucia. Alle ore 17.00 don Alessandro Genovese guiderà una meditazione sul tema: “La Chiesa edificio dedicato a Dio, icona della Chiesa corpo crismato di Cristo”. Alle ore 18.00 concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa. Al termine verrà richiusa la nicchia.
Mons. Pappalardo: abbiate la responsabilità della comunicazione
“Dobbiamo distinguere una comunicazione affidata ai gusti delle singole persone da una comunicazione propria dei giornalisti professionisti. I quali ritengo devono fare riferimento alla verità degli eventi perché dare una notizia è un servizio che si rende alla collettività
appellandosi alla verità dell’evento”. Così l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, salutando i giornalisti e gli operatori della comunicazione in occasione del Natale.
“E poi c’è un aspetto che mi ha colpito del discorso che il segretario della Conferenza Episcopale Italiana ha tenuto ai giornalisti: ha messo in evidenza la responsabilità del giornalista. Ognuno di noi che vive nella società ha una responsabilità: quella dei giornalisti è dare una comunicazione con l’aggiunta del valore e che deve aiutare ognuno a relazionarsi con gli altri in maniera da costituire quella civiltà dell’amore come mi piace ricordare. Se vogliamo una società migliore, ciascuno di noi per la propria responsabilità di cittadino deve contribuire a realizzarla”.
Mons. Pappalardo, facendo riferimento a quanto già sottolineato nel tradizionale discorso dal balcone per la festa di Santa Lucia lo scorso 13 dicembre, ha ribadito: “Il Natale è vero solo nell’accoglienza, nel rispetto della dignità di ogni persona. Ciascuno di noi deve operare per costruire la pace nella propria famiglia e nel proprio ambiente. E deve farlo nel rispetto di valori come la verità la giustizia e il rispetto della dignità di ogni persona: bisogna rispettare la dignità e dobbiamo pensare a chi non ha voce in capitolo, gli invisibili, perché troppo spesso nessuno si prende cura di loro. E per stare vicino a queste persone ciascuno di noi deve fare la sua parte, dare il proprio contributo. Bisogna lavorare perché nella nostra società ci sia la cultura della carità. Gli atti di carità non devono restare gesti isolati, ma serve una nuova cultura orientata al sostegno delle persone che hanno bisogno”.
Infine il pastore della Chiesa siracusana ha concluso: “La pace è legata al Natale: gli angeli proclamano la pace agli uomini alla nascita del bambino Gesù. In questi giorni ci viene spontaneo ripeterlo. Ma la pace deve essere rispettosa della verità e della dignità di ogni uomo perché il figlio di Dio che si fa uomo vieni a rivelarci questa verità che ci impegna come cristiani nel rispetto delle dignità di ogni uomo a garanzia della pace”.
Presenti il segretario dell’Assostampa di Siracusa, Prospero Dente, ed il consigliere dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Santo Gallo. Il consigliere nazionale dell’UCSI, Unione cattolica stampa italiana, Salvatore Di Salvo, come tradizione ha donato un pane all’arcivescovo segno simbolico del gesto dei giornalisti cattolici di donare un quantitativo di pane alla Caritas della chiesa della Sacra Famiglia a Siracusa e alla casa Sara e Abramo, che accoglie i senza tetto della città.
Natale, l’arcivescovo incontra gli operatori della comunicazione
In occasione delle imminenti festività natalizie, l’arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, ha il piacere di incontrare i giornalisti e tutti gli operatori della comunicazione della Diocesi, per condividere una riflessione sul Natale e per uno scambio di auguri. L’appuntamento è per domani, sabato 22 dicembre, alle 10.00 nei saloni dell’Arcivescovado, in piazza Duomo 5 a Siracusa. A conclusione, come di consuetudine, la sezione siracusana dell’Ucsi e l’Assostampa Siracusa doneranno all’Arcivescovo del pane per i bisogni della Caritas.