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LA RELIQUIA DEL BEATO GIOVANNI PAOLO II A SIRACUSA

Migliaia i fedeli provenienti da tutta la Sicilia che hanno affollato il Santuario della Madonna delle Lacrime per la presenza della reliquia del Beato Papa Giovanni Paolo II.
Il reliquiario, che contiene l’ampolla con il sangue di Giovanni Paolo II, prelevato il 2 aprile 2005, giorno della sua morte, riprende la scena dei funerali dove sulla sua bara era stato deposto il Vangelo aperto.
Improvvisamente un forte vento sul sagrato di san Pietro prima cominciò a sfogliare poi a chiudere il Libro come se chiudesse una tappa della evangelizzazione del grande Pontefice. Quel Vangelo ora è riaperto per dire che la testimonianza del Vangelo, che Giovanni Paolo II ha incarnato, continua a parlare al cuore degli uomini.
Soprattutto siracusani, ma non solo, hanno affollato il tempio mariano durante tutte le celebrazioni ed i momenti di preghiera. Quindicimila sono state le immaginette distribuite.
‘Giovanni Paolo II – ha detto il rettore della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime, don Luca Saraceno – ci riconsegna il Santuario: è venuto da pellegrino per ricordarci l’importanza di quel tesoro immenso che è la Madonnina delle Lacrime’.
Alla Balza di Acradina, dove il Pontefice parlò ai giovani, l’accoglienza della reliquia. Poi, in Santuario, una serie di proiezioni video sulla vita del Beato Giovanni Paolo II e sulla sua visita alla città di Siracusa il 5 e il 6 novembre1994, e tantissimi momenti di preghiera e di riflessione.
‘La risposta della gente – ha continuato don Luca – è stata affettuosa per una persona che sentono a loro molto vicina, segno che Papa Giovanni Paolo II resta un punto di riferimento nonostante non sia fisicamente più presente. E’ un legame profondo con una persona significativa e santa: il corpo diventa quasi un tramite, una porta di ingresso per toccare la santità. La reliquia testimonia la misericordia di Dio’.
Grande rispetto, nei tre giorni, del luogo e della reliquia: migliaia di persone che hanno atteso, hanno pregato, con profondo senso di raccoglimento in processione in un silenzio solenne. Per l’ultima celebrazione, il rettore don Luca Saraceno ha indossato i paramenti utilizzati dal Santo Padre per la dedicazione del Santuario nel novembre 1994.
Giovanni Paolo II era già venuto pellegrino a Siracusa trent’anni prima, nel 1964, quando era stato appena nominato arcivescovo di Cracovia. Un legame profondo tra il Beato e la Madonnina, tanto che quando il Papa era stato ricoverato in ospedale aveva richiesto la presenza del Reliquiario della Madonnina.

LA RELIQUIA DEL BEATO GIOVANNI PAOLO II A SIRACUSA

E’ tutto pronto per accogliere la Reliquia del Beato Giovanni Paolo II. La preziosa reliquia, dove è incastonata l’ampolla con il sangue di Giovanni Paolo II, sarà nella Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime da venerdì 24 a domenica 27.
Il programma prevede alle ore 17, l’accoglienza della Reliquia presso la Balza di Akradina e poi la processione verso il Santuario.
Alle 18,30, celebrazione Eucaristica e alle ore 20,00 presentazione e proiezioni video sulla vita del Beato Giovanni Paolo II e sulla sua visita alla città di Siracusa il 5 e il 6 novembre 1994. Alle ore 21, Veglia di preghiera a cura degli Uffici Pastorale Familiare e Giovanile

Il reliquiario contiene l’ampolla con il sangue di Giovanni Paolo, prelevato il 2 aprile 2005, giorno della sua morte. Lo scultore trevigiano Carlo Balljana – has piegato il Cardinale di Cracovia Stanislaw Dziwisz, già segretario personale di Karol Wojtyla -, ha realizzato il reliquiario dopo aver partecipato ai funerali del Santo Padre. Il reliquiario riprende la scena dei funerali dove sulla sua bara era stato deposto il Vangelo aperto. Improvvisamente un forte vento sul sagrato di san Pietro prima cominciò a sfogliare poi a chiudere il Libro come se chiudesse una tappa della evangelizzazione del grande Pontefice. Quel Vangelo ora è riaperto per dire che la testimonianza del Vangelo, che Giovanni Paolo II ha incarnato, continua a parlare al cuore degli uomini.
“Il ritorno delle sue reliquie a Siracusa, nella città che lui ebbe a definire come uno ‘speciale santuario della commozione’ – ha detto don Luca Saraceno, rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime -, è scelta voluta per declinare la dimensione spirituale della consolazione attraverso la presenza tangibile di un appassionato e infaticabile Pastore che ha fatto della consolazione il respiro del suo ministero e, oggi, un’indicazione per la via alla santità”.

PROGRAMMA
venerdì 25 gennaio 2013
ore 17,00 – Accoglienza della Reliquia presso la Balza di Akradina e processione verso il Santuario
ore 18,30 – Celebrazione Eucaristica
ore 20,00 – Presentazione e proiezioni video sulla vita del Beato Giovanni Paolo II e sulla sua visita alla città di Siracusa il 5 e il 6 novembre 1994

ore 21,00 – Veglia di preghiera per tutti a cura degli Uffici Pastorale Familiare e Giovanile

sabato 26 gennaio 2013
ore 7,15 – Celebrazione delle Lodi
ore 7,30 – Celebrazione Eucaristica
ore 8,30 – Celebrazione Eucaristica
ore 10,00 – Celebrazione Eucaristica
ore 10,30-13,00 – Visita gruppi di studenti
ore 16,00-17,30 – Visita gruppi bambini di catechismo
ore 17,45 – Pellegrinaggio e preghiera del Rosario da via degli Orti con la Reliquia
ore 18,30 – Celebrazione Eucaristica
ore 21,00 – ‘Il Rosario della Luce’ pregato in forma d’arte con le meditazioni del Beato Giovanni Paolo II

domenica 27 gennaio 2013
ore 7,30 – Celebrazione Eucaristica
ore 9,00 – Celebrazione Eucaristica
ore 10,30 – Celebrazione Eucaristica
ore 11,30 – Rosario e Supplica alla Madonna delle Lacrime
ore 12,00 – Celebrazione Eucaristica
ore 17,30 – Celebrazione Eucaristica
ore 19,00 – Celebrazione Eucaristica
ore 20,00 – Partenza della Reliquia dal Santuario e saluto

Le Messe saranno celebrate tutte in Basilica.
Il Santuario resterà aperto in quei giorni dalle ore 6,30 sino alle ore 24,00. Il Museo della Lacrimazione, dove è esposto il Memoriale del Beato Giovanni Paolo II, resterà aperto con ingresso gratuito.

DOMENICHE DELLA CONSOLAZIONE

Avrà luogo sabato 19 e domenica 20 il secondo fine settimana dedicato dal Santuario della Madonna delle Lacrime alle ‘Domeniche della Consolazione’.
Nell’anno pastorale 2012-2013 che Papa Benedetto XVI ha dedicato alla fede, la comunità del Santuario Madonna delle Lacrime di Siracusa ricorda il 60° anniversario dell’evento della lacrimazione di Maria.
 ‘Desideriamo – ha detto il rettore del Santuario don Luca Saraceno – voler vivere così la fede nel Signore Gesù Crocifisso e Risorto: testimoniando con gioia la nostra appartenenza a Lui, ricordando un evento di grazia che continua ancora oggi a parlare e consolando coloro che ancora oggi sono nel pianto.
Le lacrime della Vergine Maria sono lacrime di speranza per la consolazione per il mondo. Desideriamo rivolgerci ad alcune ‘categorie’ di uomini e donne verso i quali indirizzare un messaggio di consolante speranza e anche per i quali crediamo sono rivolte le lacrime di Maria”.

2a Domenica della Consolazione: “ex tossicodipendenti”

Programma
Sabato 19
ore 9,30-12,30 – In Basilica incontro-dibattito con gli studenti degli Istituti Superiori di Siracusa: «Sono lacrime di dolore per la gioventù
insidiata dalla civiltà dei consumi e spesso disorientata» (Beato Giovanni Paolo II).
Video della Lacrimazione e testimonianze di donne e di uomini salvati dal fenomeno della tossicodipendenza.
Dopo un’introduzione del rettore, don Luca Saraceno, interverranno don Salvatore Arnone e Guglielmo Puzzo, coordinatore regionale delle Comunità Incontro di don Piero Gelmini.

Domenica 20
ore 10,00 – Nel Salone Giovanni Paolo II riflessione dal titolo «Lacrime e consolazione», a cura di Sua Ecc.za Mons. Giovanni D’Ercole, vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Aquila. Saranno anche presenti coloro che hanno concluso il percorso di vita nelle Comunità Incontro della Sicilia e del Sud Calabria.
ore 12,00 – In Basilica Celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Ecc.za Mons. Giovanni D’Ercole.

L’iniziativa ha il patrocinio gratuito della Regione Siciliana. Sarà presente domenica in Santuario, in rappresenza del presidente della Regione Rosario Crocetta, la dott.ssa Marina La Farina, Capo di gabinetto vicario.

 

I DATI DELLA CARITAS DIOCESANA E LE PROSPETTIVE PER IL 2013

“Vogliamo dire grazie a tutti coloro i quali si sono impegnati in maniera volontaria a favore degli altri, cercando di alleviare se possibile i loro disagi”. Antonello Ferrara, Responsabile Osservatorio della Caritas diocesana, al termine del periodo liturgico del Natale traccia un bilancio positivo dei tanti siracusani che hanno scelto di dedicare un po’ del loro tempo verso gli ultimi. “E’ emerso – spiega Ferrara – un aspetto di forte solidarietà in questo Natale, dove le persone si sono sentite responsabili per gli altri, un rinnovato senso di fraternità che andava al di la del colore della pelle, dello status sociale, delle religioni. Un segno di ‘responsabilità siracusana’ che ha viaggiato per il mondo, arrivando fino nel lontano Madagascar attraverso il viaggio del nostro Arcivescovo, mons. Salvatore Pappalardo. Sono state decine le email inviate da mamme, cittadini, persone che chiedevano di avere una indicazione per dove portare il proprio segno per rendere migliore il Natale di chi è in difficoltà. Particolare attenzione è emersa a favore dei bambini con la richiesta di portare giocattoli. Sono state più di 50 le iniziative di Parrocchie, associazioni, cittadini aggregati, commercianti, scuole di ogni ordine e grado nel territorio diocesano a favore di chi è in difficoltà. In questo caso l’aiuto è stato indirizzato a favore dei Centri di Ascolto per la distribuzione di alimenti, delle due mense presenti nella città di Siracusa (quella di Ortigia e quella del Pantheon), e della ‘Casa di Sara e Abramo’ per senza fissa dimora”.
Il responsabile dell’Osservatorio Caritas ha evidenziato anche un aspetto particolare: “Ci ha fatto particolarmente piacere l’attenzione di associazioni cattoliche e laiche che insieme hanno trovato modalità nuove, allegre e soprattutto significative per raccogliere fondi per queste realtà. Più di mille sono state le persone che si sono attivate all’interno delle varie iniziative tra parrocchie, associazioni e commercianti, raggiungendo buona parte del bisogno presente sul territorio. La nostra speranza è che tutta questa bellissima attenzione non si attivi solamente nel periodo di Natale, ma che con un’attenta azione di conoscenza dei bisogni dei poveri, si possa aiutare ogni giorno”.
L’analisi della Caritas diocesana purtroppo è drammatica. “Le emergenze che si stanno evidenziando sempre di più sono quelle della mancanza cronica di lavoro di soggetti adulti, con famiglie e figli. Questa è una gravissima emergenza che fa nascere a catena problemi come quelli dello sfratto, della mancanza di generi alimentari, la corrente elettrica che viene tagliata. Sono sempre di più in aumento le richieste di poter aiutare famiglie che rischiano di perdere la propria casa, che si sommano a chi ha perso già la casa e vive nei garage, con famiglie che sono costrette a separarsi per avere un minimo di decoro. Nonostante il grande aiuto e sostegno natalizio – ha concluso Ferrara -, la Caritas Diocesana non è in grado di rispondere a questa mole di richieste. Spiace soprattutto che i ‘servizi sociali’ dei diversi Comuni della provincia siano a volte visti come ‘un pericolo’ da queste famiglie, perché in essi vedono la possibilità che i minori siano tolti dall’affido dei genitori”.

SANTA LUCIA INCONTRA IL MONDO DELLA SCUOLA

Continua il progetto della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, “Santa Lucia incontra il mondo della scuola”. Martedì 15 gennaio, alle ore 8,30, i due frammenti della cannella del braccio sinistro custoditi nel reliquiario eseguito nel 1931 per volontà  dell’arcivescovo Giacomo Carabelli e le scarpette di Santa Lucia saranno nell’Istituto Comprensivo Lombardo Radice, in via Archia, guidato dal dirigente scolastico Lilli Fronte. “Un ulteriore motivo di incontro e confronto -ha detto il presidente dela Deputazione della Cappella di Santa Lucia Giuseppe Piccione – sulla figura e sulla testimonianza di  Santa Lucia con i ragazzi della città di Siracusa che non sempre sono a conoscenza della vita di Santa Lucia e dell’impegno a favore dei più poveri. Una ulteriore occasione per rinsaldare illegame tra la Patrona della città e le nuove generazioni per consolidare e rafforzare, in maniera autentica e  matura, sempre di più il rapporto tra Santa Lucia e Siracusa”.

VISITA PASTORALE

Riprende sabato 12 gennaio, la Visita Pastorale dell’Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo in Diocesi. Iniziata l’8 novembre scorso la Visita Pastorale è incentrata sull’ascolto da parte del Vescovo delle diverse problematiche del territorio. Da domani a giorno 30 mons. Pappalardo sarà a Lentini.
Sabato 12 gennaio, poichè la Chiesa Madre è chiusa per lavori di restauro, la celebrazione iniziale sarà alle ore 18.30, presso la Chiesa S. Antonio di Padova. Mons. Pappalardo presiederà la Concelebrazione eucaristica con i parroci e i sacerdoti della Città, con la quale si apriranno le settimane di visita del Vescovo alla comunità di Lentini.
È ampio il calendario degli incontri previsti. Attenzione prioritaria è stata riservata ai malati, alle famiglie, ai soggetti fragili, ai giovani. Sono
sei le Parrocchie operanti a Lentini e la rettoria della Chiesa dell’Immacolata.
Momenti dedicati alle comunità parrocchiali e all’associazionismo cattolico.
Numerosi anche gli incontri con le Istituzioni, le scuole, il mondo del lavoro,della cultura, dell’associazionismo.
In questo primo periodo saranno visitate le parrocchie di San Luca Evangelista; Chiesa Madre – S. Alfio, trasferita temporaneamente presso la Chiesa di S. Francesco di Paola; la parrocchia di S. Antonio da Padova. In programma la visita nella zona dei magazzini, al Comune ed anche all’ospedale.
Primo appuntamento domenica 13 gennaio alle 10,30 nella parrocchia di S. Luca, nel pomeriggio la parrocchia della Chiesa Madre a S. Francesco di Paola. Domenica 20 gennaio alle 10,00 nella parrocchia S. Antonio di Padova.
Lunedì 21 gennaio alle 10,00 presso la base militare di Sigonella.

ESPOSIZIONE DEL SIMULACRO DI SANTA LUCIA

In occasione del 86° anniversario della Dedicazione della Cattedrale (9 gennaio 1927) e della 320.ma ricorrenza del terremoto del 9 e 11 gennaio 1693, il Simulacro di Santa Lucia sarà esposto, nella sua cappella nella chiesa Cattedrale, dalle ore 7,30 sino al termine delle funzioni.
‘Attorno a Santa Lucia deve crescere una fede matura e consapevole – ha spiegato il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia Giuseppe Piccione ‘, che possa passare anche da questi momenti. Un tempo si esponeva solamente il simulacro in alcune occasioni o ricorrenze particolari. Oggi attorno all’esposizione puntiamo a creare degli appuntamenti che possano farci riscoprire la nostra storia e le nostre tradizioni o creare approfondimenti rispetto a certi fenomeni naturali. Avremo una conversazione in tal senso con il comandante provinciale dei vigili del fuoco, una conversazione del prof. Michele Romano sul terremoto del 1693, e poi un convegno sulle campane della Cattedrale, per riscoprire alcuni aspetti della storia della nostra città poco conosciuti’.

Il programma delle giornate prevede:

Mercoledì 9 Gennaio (86° anniversario della Dedicazione della Cattedrale) ore 7,30 in Cattedrale – apertura della nicchia contenente il Simulacro della Santa Patrona.
ore 8,00 in Cattedrale – Santa Messa
ore 18,00 in Cattedrale – Assemblea Pastorale Diocesana con la riflessione di don Nunzio Capizzi, docente di ecclesiologia presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania e la Pontificia Università Gregoriana di Roma su – La testimonianza della comunità – alla quale seguirà la Concelebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Salvatore Pappalardo.

Giovedì 10 Gennaio
ore 8,00 in Cattedrale – Santa Messa
ore 18,00 in Cattedrale – Santa Messa alla quale seguirà un conversazione del Comandante dei Vigili del Fuoco di Siracusa Aldo Comella su come comportarsi in caso di terremoto.

Venerdì 11 Gennaio (320.ma ricorrenza del terremoto del 1693)
ore 8,00 in Cattedrale – Santa Messa
ore 18,00 in Cattedrale – Vespri e Santa Messa alla quale seguirà una conversazione del prof. Michele Romano sul terremoto del 1693

Sabato 12 Gennaio
ore 8,00 in Cattedrale – Santa Messa
ore 16,00 Santa Lucia alla Badia – Convegno, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio, con il Capitolo Metropolitano, con il Rotary Club Siracusa e con la Kairos da titollo – Ti canterò un canto nuovo ‘Le campane della Cattedrale – con Mons Giuseppe Greco, avv. Giuseppe Piccione, Mons. Salvatore Marino, prof.ssa Loredana Pitruzzello e prof. Salvatore Sparatore
ore 18,00 Santa Lucia alla Badia – S. Messa in suffragio dei caduti siracusanidella I Guerra Mondiale
ore 21,00 Santa Lucia alla Badia: concerto del coro di Musica Sacra in policoralità del corso Musicantiqua, diretto da Francesco Pinamonti, e Coro 10 in condotta diretto da Lucia Franzò

Domenica 13 Gennaio
ore 8,00 in Cattedrale – Santa Messa
ore 11,30 in Cattedrale – Santa Messa
ore 19,00 in Cattedrale – Santa Messa e traslazione delle Reliquie di Santa Lucia. La Messa delle ore 19,00 è caratterizzata dalla esposizione delle reliquie in altare maggiore e rappresenta un vero e proprio momento di festa e di ringraziamento. 
Le reliquie che vengono esposte sono l’omero sinistro, donato dal Patriarca di Venezia Marco Cé il 13 dicembre del 1988, ed i due frammenti della cannella del braccio sinistro custoditi nel reliquiario eseguito nel 1931 per volontà dell’arcivescovo Giacomo Carabelli.

ASSEMBLEA PASTORALE DIOCESANA

Mercoledì 9 gennaio alle ore 18,00, in cattedrale, in occasione della ricorrenza della sua dedicazione, si terrà l’annuale assemblea pastorale diocesana. Don Nunzio Capizzi, docente di ecclesiologia presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania e la Pontifico Università Gregoriana di Roma, terrà una riflessione su “La testimonianza della comunità”, seguirà la concelebraizone presieduta dall’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo.

CONFERITA LA LAUREA HONORIS CAUSA A MONS. COSTANZO

‘Questa chiusura nei confronti del mare e di ciò che appartiene all’altra sponda ci fa perdere molte occasioni anche in senso strettamente economico: la mancanza di investimenti da parte dei Paesi arabi in Sicilia ed anche gli scarsi collegamenti tra la Sicilia e le regioni nord africane. Quella che potrebbe essere un’opportunità enorme per la Regione, rischia di andare sprecata. Spero che la gente capisca che il futuro non sta in Baviera ma in questo mare’. E’ stato Lucio Caracciolo, direttore della rivista Limes, a tenerela Prolusione in apertura dell’anno accademico 2012/13 dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio”. ‘Fedi, terre e popoli del Mediterraneo” il titolo della lectio magistralis nel salone della Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa.
Nell’Anno della fede indetto da papa Benedetto XVI, l’Istituto “San Metodio” haposto l’accento sul dialogo con la laicità e le altre confessioni. ‘Così anche la fede può essere considerata al plurale come “le fedi” espresse nel vasto mondo contemporaneo – ha detto il direttore don Nisi Candido introducendo i lavori -: la fede cattolica ha nel suo dna la volontà di confrontarsi perché è una proposta di vita che si ispira alla croce di Cristo. Quest’anno poi si è voluto allargare l’orizzonte alla situazione del Mediterraneo, all’interno del quale la Sicilia si trova non solo geograficamente ma anche culturalmente.
Siracusa stessa è stata nei secoli segnata dalle dominazioni di popoli diversi che hanno portato con sé anche il proprio credo. Nel mondo globalizzato gli spazi sembrano ridursi, eppure le stratificazioni culturali restano forti, segnando l’indole dei vari popoli che si affacciano nel Mediterraneo”.
E di area Mediterranea in crisi ha parlato Caracciolo, di grandi religioni ormaimescolate e di ‘crescente presenza musulmana e declinante presenza cristiana. Uno degli aspetti meno piacevoli delle primavere arabe sono state le diaspore nei Paesi, come Iraq, Siria. Dopo il crollo dei regimi abbiamo assistito a rivendicazioni etniche che erano in qualche modo represse e dopo Gheddafi, Mubarak, adesso sono venute a galla senza che si possa ricomporre una qualche forma di convivenza. L’Italia è considerato un Paese mediterraneo, ma culturalmente è estraneo al Mediterraneo, nel senso che abbiamo perso una quantità di rapporti stabiliti nei secoli, prima strutturati, e che ormai sono stati dilapidati. Questo ci ha molto indebolito. C’è poi un altro aspetto. Ormai mediterraneo è diventata quasi un parolaccia in Europa. La si usa per definire in maniera sarcastica o polemica coloro, come italiani, spagnoli, greci, facendo riferimento alla loro supposta inaffidabilità. E’ un segno pericoloso, il segnale che persino all’interno dell’Europa stiano tornando a galla vecchi pregiudizi che spesso sono l’anticamera del razzismo. E come se dal Mediterraneo non venissero che problemi: rischi, terrorismo, clandestini. Abbiamo accettato, nella gran parte della popolazione e della classe dirigente, una visione demonizzante del Mediterraneo.
Anche per i nostri vicini del nord, che hanno anch’essi questa percezione, noi siamo associati a quest’area. È una situazione un po’ schizzofrenica’.
Un ultimo riferimento Caracciolo lo ha fatto proprio alla Regione. ‘La Sicilia dovrebbe essere la punta di diamante nella nostra visione dell’Italia Mediterranea nel senso positivo del termine. Purtroppo non mi pare sia così, al di là delle intenzioni di molti italiani e siciliani. Questa chiusura nei confronti del mare e di ciò che appartiene all’altra sponda ci fa perdere molte occasioni anche in senso strettamente economico. Se ciò si inserisce nel contesto della crisi europea, quella che potrebbe essere un’opportunità enorme per la Regione, rischia di andare sprecata’.
Dopo l’inaugurazione l’Arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo, Moderatore dell’ISSR San Metodio, conferirà a Mons. Giuseppe Costanzo, Arcivescovo emerito di Siracusa, la Laurea Magistrale honoris causa in Scienze Religiose.
E’ il riconoscimento per il suo alto magistero durante il suo episcopato a Siracusa, soprattutto relativo alla Parola di Dio. A Mons. Costanzo è stata consegnata una pergamena con la motivazione del riconoscimento, a firma anche del Gran Cancelliere della Facoltà Teologica di Sicilia, S. Em. Mons. Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo.