Un fine settimana all’insegna di votazioni on line, discussione di emendamenti, riflessioni in gruppo, momenti di preghiera. Si è conclusa, ieri pomeriggio, la XVII Assemblea nazionale di Azione Cattolica: la prima, nella centenaria storia associativa, svoltasi con modalità telematica, lontano da Roma, alla quale hanno, comunque, partecipato quasi 800 delegati da tutta Italia.
Un esercizio faticoso, ma entusiasmante, che ci ha ricordato, ancora una volta, come la partecipazione associativa è scuola di democraticità, che accresce il senso di responsabilità di ciascuno e dell’intera associazione.
Due giornate intere, davanti ad uno schermo, per confrontarsi, votare, ascoltare gli interventi a favore e contro ciascun emendamento, non è cosa semplice, ma ne vale sempre la pena, per crescere e per sentirsi parte integrante di un cammino, di una storia, bella e che ci provoca sempre.
Quattro le direttive, offerte dal Presidente nazionale, Matteo Truffelli, nella sua relazione conclusiva, lungo le quali camminare nei prossimi tre anni: la fiducia, la mitezza, la conversione missionaria e la sinodalità. La fiducia nel futuro, nella bellezza della storia, perché come laici adulti nella fede, non possiamo che essere uomini e donne di speranza; la mitezza, come stile, come modo di essere del laico di AC; la conversione missionaria, con la consapevolezza che si pratica l’evangelizzazione non per convocazione, ma per immersione, ed infine, la sinodalità, senza porci mai in atteggiamento di superiorità.
Dopo l’approvazione del Documento programmatico per il prossimo triennio, con una significativa aggiunta dell’emendamento votato in assemblea e proposto da trenta acierrini provenienti da tutta Italia, è stata votata la mozione per prolungare questo mandato, iniziato per molti a livello diocesano lo scorso anno, al 2024 ed è stata fatta la proclamazione degli eletti al Consiglio nazionale, tra i quali figurano ben tre siciliani: Claudia D’Antoni per l’articolazione ACR, Renato Meli per il settore adulti ed Emanuela Gitto per il settore giovani.
E’ seguita la conclusione di Matteo Truffelli ed i ringraziamenti finali: un momento davvero emozionante e commovente per chi ha fatto un lungo tratto di strada a servizio della Chiesa e del Paese; un invito a continuare a voler bene al nostro tempo, alla nostra terra, al nostro Paese, alla Chiesa, a chi si affida alla nostra passione educativa, all’AC tutta!!
Ed un saluto che è anche un programma «Siete (e continuate ad essere) una Chiesa bellissima».