L’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale del lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato organizza in collaborazione con l’Ufficio Diocesano per la Pastorale Giovanile e Progetto Policoro la Via Crucis dei lavoratori.
Venerdì prossimo, 28 marzo, alle ore 19.00, raduno nella parrocchia Sacra Famiglia in viale Santa Panagia a Siracusa. “Tutti i lavoratori, i disoccupati, i cassaintegrati, quelli in cerca di prima occupazione, gli interinali – si legge nella locandina – insieme a sindacati e imprenditori alziamo il grido di dolore portando la croce con Cristo certi di risorgere con lui”. Il percorso della Via Crucis si snoderà lungo viale dei Comuni, via Lentini, via Rosolini, piazza della Provincia, via Melilli, via Gianni. La conclusione in largo Luigi Grazioso.
“Quest’anno abbiamo scelto un quartiere di periferia – ha spiegato don Angelo Saraceno, direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale del lavoro -. Una zona piena di contraddizioni: dove le famiglie vivono nel disagio, dove assistiamo alla chiusura di negozi, ma dove si trovano anche splendide realtà. Una scelta mirata in questa direzione in un momento difficile. Saranno presenti con noi anche i rappresentanti sindacali. Lungo il percorso, attraverso le stazioni, ripercorreremo le difficoltà del mondo del lavoro: la disoccupazione, la mancanza di lavoro fra i giovani, gli incidenti sul lavoro, i contratti provvisori“.
“L’attuale situazione del nostro territorio ci pone degli interrogativi di fronte a fatiche e disagi e mette in serio pericolo anche il futuro dei nostri giovani – ha detto don Claudio Magro, direttore dell’Ufficio per la Pastorale giovanile -. Senza voler essere disfattisti, anzi proponitori di nuove strade, come ci suggerisce il Papa: “evangelizzatori autentici…La missione è una passione per Gesù, ma al tempo stesso, è una passione per il suo popolo. Quando sostiamo davanti a Gesù crocifisso, riconosciamo tutto il suo amore che ci dà dignità e ci sostiene”. (Evangelii gaudium, esortazione apostolica, n. 268). La via Crucis si snoderà per alcune strade del quartiere Santa Panagia, fino ad affacciarci alla zona industriale. Realtà lavorativa per i tanti, anche nostri familiari, negli anni ’60 e ’70, inquinamento e sogni infranti oggi“.