IN TRE MILA A SIRACUSA PER LA GIORNATA REGIONALE DEI GIOVANI

I vescovi di Sicilia hanno consegnato il mandato missionario ai giovani di Sicilia. Oltre tre mila, provenienti da tutta la Regione, riuniti nel Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa. Si è conclusa con la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo, la “Giornata Regionale dei Giovani”, dal titolo “Se credi puoi’! – La fede sfida il futuro, il futuro sfida la fede”. Presenti i diciotto vescovi di Sicilia che nella giornata di sabato hanno animato la catechesi. “Ogni vescovo si è confrontato con un gruppo di giovani appartenente ad un’altra diocesi – ha spiegato don Dario Mostaccio, direttore regionale dell’Ufficio di pastorale giovanile -. Domande libere, risposte chiare da parte dei vescovi per cercare di aiutare i giovani nel loro cammino di fede”.
Ed i giovani sono rimasti entusiasti della catechesi, nel corso della quale si è parlato anche di immigrazione, e di Papa Francesco: “Ci parla al cuore – dice Luca della Diocesi di Siracusa -. E’ un Papa che sa comunicare con noi in maniera diretta e sa farsi comprendere”. La tragedia di Lampedusa in primo piano: “Mi piacerebbe poter fare qualcosa – dice Emanuela della Diocesi di Caltanissetta -. Purtroppo molte leggi oggi limitano anche certe azioni, fosse per me li accoglierei tutti”. “E’ un accoglienza continua – spiega Monica della Diocesi di Agrigento -. Noi come diocesi siamo stati particolarmente interessati al fenomeno: ci adoperiamo continuamente per aiutarli, ma ci rendiamo conto che non è facile ed ogni vita persa in mare e una sconfitta da ricordare”.
Ieri sera in piazza Santa Lucia, la Festa annuncio introdotta dal sindaco Giancarlo Garozzo e dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo: canti, balli e la messa in scena del musical su Maria ‘Eccomi, son qui’ a cura dell’associazione culturale ‘Metanoeite’ di Caltanissetta. Stamane la celebrazione Eucaristica in Santuario. “La fede in Gesù Cristo ci mette in movimento, ci indica un cammino da seguire – ha detto il card. Romeo nel corso della sua omelia -. Anche quando esso sembra un cammino in comprensibile o apparentemente inutile ma è durante il cammino nel corso di questo fiducioso abbandono che la fede si trova e porta il suo frutto. Il nostro rapporto con Dio deve andare bene al di là delle cose che chiediamo, dalla fede alla gratitudine per ciò che nasce dalla Fede: questa è salvezza. In questo “cuore mariano” della nostra bella Sicilia non possiamo non guardare a Maria che prima di tutto è modello della fede. La fede di Maria la rende discepola, la fa camminare dietro al figlio Gesù. Da Maria impariamo che nella sede possiamo muoverci. Maria è modello di un’accoglienza fiduciosa dei piani di Dio. La vergine Maria e anche modello di fedeltà. La fedeltà al progetto di Dio si misura nella sfida del quotidiano e Maria prova il dramma di questa sfida nel suo cuore nella sua umanità. Maria ci insegna quella fedeltà quotidiana al nostro dovere che si esprime nella responsabilità che da uomini e donne abbiamo di fronte a questa società. Maria e anche madre che piange lacrime di compassione per la famiglia umana segnata da tante ferite di odio discriminazione povertà perversione violenza. Sono lacrime che indicano lo sbocco della fede: lavorare per l’unità della famiglia umana vivendo la carità. Il compimento del nostro credere, ritrovarci insieme a condividere il cammino nelle difficoltà. È il forte messaggio lanciato da Papa Francesco nella recente visita a Lampedusa quest’estate: “siamo una società che ha dimenticato l’esperienza del piangere: domandiamo al Signore la grazia di piangere sulla nostra indifferenza”. Saper piangere sulle povertà dell’uomo, sui drammi sociali, sulle difficoltà del cammino comune con la consapevolezza che nessun fratello ci è estraneo e la nostra fede non ci garantisce un quieto vivere di egoismo ma diventa impegno d’amore, servizio per il bene dell’altro il bene comune”.
 
Per la Giornata, Papa Francesco ha inviato il seguente telegramma:
‘Il santo padre Francesco rivolge il suo affettuoso saluto ai giovani della Sicilia, riuniti a Siracusa presso il Santuario della Madonna delle Lacrime insieme con tutti i Vescovi delle Diocesi siciliane. Sua Santità esorta a vivere sempre alla luce della fede in Cristo, camminando gioiosamente alla sua sequela e testimoniando ovunque il suo amore, attraverso un generoso impegno di promozione umana nella condivisione con le persone più deboli e, mentre chiede di pregare per lui e per il suo ministero, invia di cuore la benedizione apostolica, quale incoraggiamento a portare a tutti il messaggio di speranza del signore risorto’.