“Perché sia formato Cristo in voi”
Questo il titolo dell’incontro di formazione svoltosi il 15 gennaio 2023 presso la Chiesa Santa Chiara di Priolo Gargallo.
E’ stato il secondo degli appuntamenti pensati quest’anno, in particolare per educatori e formatori ma aperto a tutti, per condividere momenti speciali che ci aiutano a crescere insieme.
Il tema è stato il nuovo Progetto Formativo dell’Azione Cattolica Italiana, che si è arricchito per essere più vicino alle realtà che viviamo.
Abbiamo avuto la grande gioia di vivere questo momento con l’intervento di Diego Grando, responsabile nazionale dell’area promozione associativa AC, che ci ha ricordato, con le parole di Papa Francesco, la necessità di una Chiesa sempre più sinodale e anche il senso di gratitudine che dobbiamo avere verso chi ci ha preceduto e ci ha permesso di vivere oggi la fede e l’AC prima di noi.
Siamo chiamati a custodire e trasmettere moltiplicando il bene, aprendo le porte del nostro cuore affinché la grazia di Dio possa entrarvi.
Tutta la nostra vita dipende dai nostri “si” e dai nostri “no” e pensare al progetto formativo è pensare ad un progetto che parte dal “si” al Signore a lasciarsi dare forma, a vivere la quotidianità con un senso di missione e di fede
Il progetto formativo ci provoca continuamente a ricalcolare il percorso, per capire se siamo sulla strada giusta e farci arrivare a mete essenziali, nella consapevolezza che la strada può essere lunga e difficile, ma vale sempre la pena percorrerla insieme.
Il progetto ci fa passare per alcune vie, come curare e custodire l’interiorità attraverso il nostro rapporto con il Signore; vivere e testimoniare la fraternità, perché nessuno è così ricco da non avere niente da donare e nessuno è così povero da non avere niente da dare; partecipare e crescere nella responsabilità; scoprire l’ecclesialità come tensione continua al dialogo, alla comunione, alla corresponsabilità, al servizio, al martirio, pagando anche di persona, prima per la libertà degli altri e dopo per la nostra (Oscar Luigi Scalfaro).
Il progetto formativo è “nuovo” per la spinta missionaria che viene dall’Evangelii Gaudium (n.24), che ci invita a prendere l’iniziativa, a coinvolgersi, ad accompagnare, a fruttificare, ma anche a festeggiare.
Oggi sono i giovani e i ragazzi a poter fare molto per la Chiesa e la società. Pensiamo a cose nuove, a vivere il servizio /responsabilità con libertà, gettiamo seme buono e andiamo!!!”
Le parole del nostro amico Diego Grando sono state seguite dalla testimonianza di Roberta Platania, attualmente incaricata regionale ACR e presidente parrocchiale, che, con passione, ci ha testimoniato come, attraverso il suo lavoro di medico, ha potuto essere di sostegno a malati soli in tempo di covid e a vivere nella quotidianità del suo ruolo il suo essere discepolo missionario.
Nel pomeriggio, attraverso i lavori di gruppo, abbiamo riflettuto su come vivere e servire al meglio l’AC e la Chiesa tutta, su come essere e diventare corresponsabili della missione e chiederci cosa possiamo fare noi laici di AC, perchè, come ci ha ricordato il nostro ospite, il nostro fratello non è accanto a noi per caso e dobbiamo essere grati al Signore per essere una “Chiesa bellissima” come amava dire mons. Mansueto Bianchi.