“Sii tu oggi a venire nelle nostre case. Visita le nostre famiglie, conforta i malati e quanti stanno soffrendo nel corpo e nello spirito. A te e alla tua intercessione affidiamo le famiglie che soffrono per la perdita del lavoro e per il futuro che si presenta difficile e tormentato”. L’arcivescovo Salvatore Pappalardo sul sagrato della Cattedrale chiede l’intercessione della vergine e martire siracusana al termine della celebrazione eucaristica per la festa del patrocinio di Santa Lucia. Si ricorda il miracolo del 1646, quando a Siracusa imperversava una carestia e una colomba bianca annunciò ai fedeli in preghiera l’arrivo di una nave carica di grano.
In un momento di emergenza sanitaria per la prima volta piazza Duomo è vuota. I fedeli hanno seguito la diretta streaming predisposta dall’Arcidiocesi di Siracusa anche con il servizio dell’interpretariato nella lingua dei segni della sezione Ens di Siracusa. “Santa Lucia – ha detto Pappalardo durante l’omelia -, ci insegna che nei momenti della prova, sappiamo rimanere fedeli alla santa volontà di Dio, il Quale è nostro Padre e non ci abbandona, né ci fa mancare il suo aiuto. Perché da questa dolorosa esperienza di sofferenza fisica, morale, spirituale, che la pandemia sta provocando ad ogni livello della società, ne sappiamo uscire individualmente corroborati nello spirito e socialmente più solidali nella ricerca e nel conseguimento del bene comune”. In Cattedrale sono presenti solo i quattro componenti della Deputazione della Cappella di Santa Lucia ed il sindaco Francesco Italia.
Il simulacro argenteo del 1600, appena restaurato dalla Scuola del Beato Angelico di Milano, è stato traslato fino al transetto. Prima della messa, il vicario generale Sebastiano Amenta ha illustrato l’intervento di restauro. La festa è iniziata sabato con il rosario nella cappella, dove è stato portato anche il reliquiario che custodisce le Lacrime della Madonnina.
“Le feste delle pietà popolari sono caratterizzate dalla presenza di una moltitudine di fedeli che attorno alla patrona ritrova momenti di fraternità – ha detto il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Giuseppe Piccione -. Nella 374 festa del patrocinio riteniamo che dei segni debbano essere lasciati. Il 13 marzo scorso la Città di Siracusa si è consacrata a Santa Lucia con l’atto di affidamento. Abbiamo pensato ogni anno il 13 marzo di aprire il simulacro: una nuova apertura per fare memoria dei troppi morti e per ringraziare le persone che in questo periodo hanno dedicato il loro tempo per aiutare gli altri”.