“Lucia è una santa siracusana con una dimensione nazionale ed internazionale. Quest’anno abbiamo invitato alcuni sindaci delle città che riconoscono Santa Lucia come patrona: quindi Belpasso, Carlentini, Santa Lucia del Mela e Savoca. Per lavorare attorno ad un progetto, Lucia di Sicilia. Pensando ad un percorso, un progetto sul quale stiamo lavorando. E poi abbiamo contatti con Argentina, Stati Uniti e ultimamente Brasile”. Il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, avv. Pucci Piccione, presenta la 373 festa del Patrocinio di Santa Lucia che come tradizione si terrà la prima domenica di maggio. Sabato 4 ci sarà la traslazione del simulacro dalla cappella all’altare maggiore della chiesa Cattedrale. Domenica 5 il solenne pontificale presieduto dal vescovo emerito Patti, mons. Ignazio Zambito. Subito dopo l’uscita del simulacro dalla chiesa Cattedrale, l’atteso discorso dal balcone dell’arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo e il tradizionale lancio delle colombe.
“La festa che ricorda il miracolo del 1646 ha una dimensione diversa rispetto a dicembre – ha detto il presidente Piccione -. Una festa che ha un momento forte nella traslazione con la partecipazione della scuola e dei giovani oltre che delle realtà sportive in un percorso di coinvolgimento che portiamo avanti da tempo.
Stiamo lavorando a due progetti che saranno dedicati al sociale: dopo la festa aiuteremo il Centro aiuto alla vita portando dei beni di prima necessità destinati ai bambini e alla prossima colletta del Banco alimentare ci sarà un supermercato presidiato da berretti verdi e foulard verdi. Un mondo del volontariato di Lucia legato al sociale. Ma del resto è la testimonianza di questa ragazza che ci invita a questi esempi”. Tra gli eventi collaterali il raduno bandistico e l’inaugurazione della mostra al Parlatorio di Santa Lucia.
Giorno 2 maggio una delegazione da Noto porterà le reliquie di San Corrado ed una rappresentanza dei portatori di San Corrado si uniranno ai berretti verdi. Mentre giorno 3 saranno accolte le reliquie di Sant’Agata.
“Stiamo cercando di caricare la festa di aspetti sociali – ha spiegato mons. Tito Marino, parroco della Cattedrale -, perchè vogliamo ricordare che Lucia è nostra amica e amica di Cristo. Cristo è presente in mezzo a noi anche attraverso i santi”. Fra Daniele Cugnata, rettore della Basilica Santuario di Santa Lucia al sepolcro, ha ricordato la presenza di Gesù che passa attraverso questi segni: “Abbiamo bisogno che il Signore ci metta nel cammino dei fratelli nella fede che ci hanno dato la testimonianza per diventare anche noi santi. Santa lucia è elemento che unisce. C’è forte un desiderio di riconciliazione e per noi è l’opportunità per metterci in cammino verso la santità”.