JESUS CHRIST SUPERSTAR PER IL SAN METODIO

Un messaggio di fratellanza e di pace. Ma non solo. Il quarantesimo anniversario dalla prima proiezione nelle sale cinematografiche del film Jesus Christ Superstar, è stata l’occasione per l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio di Siracusa per offrire una riflessione originale in preparazione alla Settimana Santa. Nella chiesa Cattedrale, Mariangela Maresca, docente di Metodologia dello studio e della ricerca presso l’ISSR SanMetodio, e don Luca Saraceno, Rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime e docente di Filosofia presso l’ISSR San Metodio, hanno proposto ‘Jesus Christ Superstar tra musica e teologia’, un percorso di lettura della rock-opera, alternando ai loro interventi la visione di immagini tratte dal film. Una rilettura dei tesi andando oltre gli stessi testi. Cercando di leggerlialla luce del Vangelo.
Sono stati proposti nove ‘quadri’, nove spunti di riflessione. E’ toccato a donLuca Saraceno approfondire il significato dei testi del librettista Tim Rice, sviscerando i punti di forza e di debolezza nella loro fedeltà al Vangelo, mentre Mariangela Maresca ha curato l’analisi delle scelte musicali del compositore Andrew Lloyd Webber e cinematografiche del regista Norman Jewison, nel contesto storico mondiale del 1973.
“Quello di Jesus Christ Superstar – ha detto don Saraceno nella sua lettura delJesus di Rice – è un Cristo strano, diverso, combattuto, che si pone il problema del ‘perché’. Un Cristo vincitore sugli altri, ma vinto in se stesso da Dio, dal vento della notte, dal freddo crepuscolare che bagna i suoi piedi scalzi, da Giuda”. La location insolita della cattedrale ha contribuito a valorizzare la bellezza e la suggestione di immagini e musiche che hanno richiamato un sorprendente numero di persone di tutte le età, tra veterani della prima visione del ’73, appassionati delle generazioni successive e neofiti.”Nel rock – ha spiegato la dott.ssa Maresca nella sua analisi del contesto musicale di Jesus Christ Superstar – la parola non può essere separata dalla sua concreta esecuzione, dalla fisicità, dalla grana della voce. La canzone rocksi fa racconto, si fa scena, chiudendo voce parola e musica in un carattere ben definito. Le linee melodiche attribuite a ciascun ruolo diventano la sua personalità, il suo vissuto, il suo pensiero, la sua espressione”. La sfida è stata quella di tenere ferma la centralità del ruolo storico di Gesù Cristo, partendodalla storia raccontata in Jesus Christ Superstar, fatta di personaggi a volte sbiaditi, a volte sopra le righe, a volte eccessivi, in un’azione scenica che simuove sempre su piani temporali diversi, ma che ancora dopo 40 anni regala emozioni nuove a chi sa coglierle. Infine è stato introdotto il video finale ed è partito il gospel trascinante di Superstar. “La storia non si cambia: Cristo e lacroce, già potente nucleo di senso nell’Overture, si ritrovano qui, alla fine,dove la luce del sole e Cristo luce del mondo si fondono in un fotogramma”.